X
<
>

Condividi:
6 minuti per la lettura

di Lorenzo Corrado e Lorenzo zolfo

Lavoro &musica. Nino D’Angelo si autoinvita alla presentazione della squadra
Sport ed allegria al ritiro di Preci. Mister Capuano ha deciso di usare delle casse acustiche installate ai bordi del campo dove il Potenza sta facendo la sua preparazione precampionato.
Passano molte canzoni di Nino D’Angelo
L’artista napoletano quando ha saputo che una società professionistica utilizza le sue canzoni durante gli allenamenti si è messo subito in contatto con il Patron Giuseppe Postiglione ringraziandolo.
Ieri è intercorsa una lunga telefonata tra i due: il Nino nazionale ha ricordato quando in tempi passati andava a Radio Potenza Centrale per promuovere i suoi dischi e il Giuseppe Postiglione era poco più di un bambino.
Nino D’Angelo ha così concluso la sua telefonata: “Presidè, quando fate la presentazione della squadra, fatemelo sapere che mi onorerò di venire a Potenza… vorrei essere presente anch’io”.POTENZA- Il POTENZA, a scanso di equivoci, lavora su due fronti: da un lato, infatti, c’è l’impegno societario atto ad approntare la fideiussione di un milione di euro necessaria per aspirare al ripescaggio in Prima Divisione; dall’ altro si scaldano muscoli e si preparano tattiche nel ritiro di Preci. E’ chiaro che in questo momento – e lo ribadisce ancora il Patron Postiglione – “l’attenzione è rivolta alla compilazione di tutti gli adempimenti necessari affinchè il 27 luglio il Potenza possa avere tutte le carte in regola per riconquistare la terza serie nazionale”.
Il numero uno del club rossoblù, ancora una volta, richiama tutte le forze attive della città.
Un invito a che tutti possano sposare un progetto pronto a rivelarsi davvero interessante.
“ Un milione di euro – dice – che spero possano giungere anche con il contributo di chi sembra mostre interesse per il Potenza.
Chiedo ai tifosi di abbonarsi! Non li deluderemo.
Siamo sempre vigili sul mercato. E’ nostra intenzione completare al meglio il mosaico da consegnare a mister Capuano.
Già oggi, nel test amichevole con una rappresentativa di calciatori della serie D umbra, cominceremo a tirare le somme di questi primi giorni di ritiro”.
Infatti, oggi alle 17, Capuano, effettua il primo collaudo stagionale della sua creatura che, come tutti ormai sono a conoscenza, necessita di quei quattro elementi di notevole caratura. Da domani, poi, nuovo tuffo nel calcio mercato come ribadisce lo stesso Postiglione.
“Intanto – prosegue – oggi potremmo verificare le prime risposte della squadra dopo quattro-cinque giornate di lavoro. In serata faremo il punto della situazione. Qualche sgrassatura dell’ attuale organico va fatta. Vedremo se è necessario mandare in qualche compagine quei giovani elementi che al momento trovano poco spazio. In serata sarò a Potenza pronto ad intensificare le trattative giuste per rendere il Potenza ancora più forte”.
Idee chiare quelle del maggior azionista, dunque, che spera, tra l’altro, di abbinare ad operazioni di mercato anche possibili ingressi in Società.
Costruire, del resto, una forte compagine dirigenziale significa anche mettere in opera una realtà pronta a durare nel tempo.
Cosa di non poco conto, considerate le ristrettezze economiche generali.
Si diceva, dunque, del mercato.
In attesa di perfezionare l’ ingaggio dell’ esperto portiere Gragnaniello (l’ accordo economico già esiste), le attenzioni sono puntate sul reparto difensivo.
Nomi in circolazione tanti. Si parla dei vari Minadeo, Cardinale, Salvatori, Langella e Rinaldi.
Per il centrocampo, invece, sempre valide le proposte di Giannusa, De Simone, De Liguori. Mentre c’è l’interessamento a Cardinale della Salernitana che sarebbe un vero colpo da novanta. Per l’attacco trapela poco.
Ma sembra scontato che qualche nome, neppure menzionato in questi giorni, possa rappresentare qualche sorpresa anche imprevista.
Del resto Postiglione è bravo nel sorprendere la platea.Ultima annotazione, poi, riguarda il settore giovanile dei rossoblù.
Questo pomeriggio, al Campo sportivo Comunale di Picerno, si terrà uno stage di giovani nati nel ’93.’94,’95 sotto la supervisione dei tecnici De Stefano e Mazzatura. Appuntamento alle ore 16,00 con il raduno e alle 16,30 con l’ inizio dello stage. (l.c.)
QUI MELFI-La prima novità arriva per l’estremo difensore. Il primo acquisto stagionale del Melfi è Gianni Careri ((nella foto). , portiere nato a Bologna il 26-05-1982. Alto 185 cm, ha iniziato la carriera in A a Bologna poi parentesi in D con l’Aglianese, poi C2 col Sud Tirol e ritrorno sempre con l’Aglianese, ma nei prof. Pistoiese in C1 e due anni a Castelnuovo, sempre presente tra i pali. Tre stagioni alla Spal da dove è stato ingaggiato dallo staff dirigenziale del Melfi. «Ci muoviamo a 360 gradi-afferma Antimo Grillo- come per la riconferma di Maisto, per la quale siamo a buon punto. Partiamo da Careri, il primo acquisto ufficiale». Un bel colpo per sostituire Russo.
PETAGINE- In questi giorni di mercato, c’è chi sta aspettando la chiamata di qualche società calcistica per mettersi alla prova. E’ il caso di Davide Petagine di Ginestra, il fantasista di centrocampo del Melfi di seconda divisione, che a scadenza del contratto, ha deciso di cambiare casacca per dimostrare cosa è capace di fare col pallone tra i piedi. Dopo sei anni di esperienza con la squadra federiciana, ha deciso di approdare in altri lidi. Richieste le ha già avute, compresa quella con lo stesso Melfi.
Cresciuto calcisticamente nelle squadre giovanili dell’Horaziana Venosa, già a 5 anni dava i primi calci al pallone sotto l’attento sguardo dei tecnici Ferrenti, Bruno e Discialè, in seguito fino a 13 anni da Tommaso Lotumolo di Venosa ha avuto i primi insegnamenti sul ruolo da coprire in campo. A 14 anni giunge a Melfi, mettendosi in mostra nei campionati della Berretti fino ad approdare in prima squadra nel campionato 2006/2007 dove esordì a Cosenza contro il Rende.
In questi giorni, Davide Petagine si trova a Ginestra per trascorrere alcuni giorni di vacanza, ha già le idee chiare sul suo futuro, in attesa di una chiamata, ha deciso di andare fuori Regione per maturare anche come persona, Gli abbiamo posto alcune domande:
Dall’esperienza melfitana cosa hai tratto?
«Ho ricevuto tanto, migliorando nella tecnica e nella padronanza del gioco».
Perché hai deciso di lasciare il Melfi e la Basilicata?
«Per mettermi alla prova e,soprattutto, per crescere come persona».
La più bella soddisfazione raggiunta a Melfi.
«L’esordio contro il Rende a Cosenza ad ottobre nel campionato 2006/2007. Ho provato tanta emozione e la tensione era a mille. Io, appena diciassettenne, giocavo per la prima volta insieme a compagni di squadra molto più grandi me».
Il momento più triste?
«Quando durante il play-out sempre nel campionato 2006/2007 ero infortunato e soffrivo in tribuna nel vedere i compagni lottare senza il mio apporto».
I contatti con le altre società già ci sono?
«Si, devo solo decidere la destinazione».
Questa è la storia di un ragazzo semplice ed umile i un piccolo paese della Basilicata che ha deciso di andare fuori regione per sfondare. Non è che a Melfi ha avuto poco spazio, per prendere questa decisione. (l.z.)

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE