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di Pietro Scognamiglio
e Renato Carpentieri
QUI POTENZA- GIORNATA fittissima di incontri e telefonate, quella di ieri, per Giuseppe Postiglione. Il numero uno rossoblu ha trascorso la mattinata in sede ad ottemperare insieme a suoi professionisti di fiducia ad alcuni adempimenti in vista della domanda di ripescaggio. Pranzo veloce e partenza per il ritiro di Preci, con il percorso allungato da una serie di appuntamenti di mercato, sviluppati strada facendo.
IN USCITA In serata presso l’hotel Sheraton di Roma ha preso forma il trasferimento di Matteo Berretti al Taranto. Il centrocampista toscano – che nel frattempo ha cambiato procuratore passando da Candido Fortunato a Claudio Parlato – ha accettato il contratto triennale offertogli dal presidente Blasi e sbarca in riva allo Ionio a titolo definitivo. Operazione di alto profilo economico per il cassiere potentino: ricordiamo che una prima plusvalenza Postiglione l’ha incassata dall’Arezzo al momento di riscattare il giocatore alle buste, ieri si è chiuso il cerchio di un’altra importante cessione con relativa monetizzazione assai salutare per il bilancio. Le cifre per il momento sono top secret. Quattro anni di contratto invece per Vincenzino Sarno con la Pro Patria: è già a disposizione del tecnico Manari nel ritiro di Meina, sul Lago Maggiore.
MOLINARI C’è da riempire la casella del centrale difensivo. I contatti con il friulano ex difensore del Gallipoli sono avviatissimi, il suo temporeggiare per qualche giorno è spiegabile con la prospettiva – che sembra tramontata – di riconferma a Gallipoli che gli aveva prospettato il presidente giallorosso Barba. Ma con l’avvicinarsi della cordata salernitana pronta a rilevare il club salentino (con il ds Cannella responsabile di mercato) la vecchia guardia pare destinata a cambiare aria. Interpellato telefonicamente, Molinari ha confermato l’esistenza di “un rapporto di grande stima con il mister Capuano, mi ha ribadito il suo apprezzamento e io ho fatto lo stesso nei suoi confronti”. Traducendo, l’intesa pare ad un passo. Anche perchè dopo aver chiuso il biennale con Langella (che giocherà sul centro sinistra) il Potenza ha visto allontanarsi nelle ultime ore gli altri due nomi accostati al ruolo di centrale. Parliamo di Marco Pomante e Davide Salvatori. Pomante è il capitano del Pescara e non vuole lasciare quella che è anche la sua città, nonostante il ds Lucchesi non lo abbia inserito tra le priorità del nuovo corso. Salvatori della Sangiovannese invece è stato richiesto da Piero Braglia: il tecnico del Taranto l’ha già allenato in Toscana e se lo porterà in prova in ritiro.
NEL MEZZOMa ieri è stato il giorno dei centrocampisti: tanti gli atleti con cui il Potenza ha avuto un approccio, da Anderson e Camillucci dell’Ancona, passando per Camorani del Pescara e Maschio della Reggiana. Proviamo a mettere un po’ d’ordine: i contatti con Alfonso Camorani – 31enne con infinita esperienza tra A e B con Lecce, Salernitana, Fiorentina e Treviso – sono decisamente i più avviati. Il giocatore napoletano, un vero universale di centrocampo che in carriera ha ricoperto tutti i ruoli in mediana e anche quello di terzino, è ancora legato contrattualmente al Pescara che l’ha messo però sul mercato. L’inghippo pare essere rappresentato dalla buonuscita che il ragazzo chiede alla società abruzzese per rescindere e che agevolerebbe il passaggio al Potenza, visto che si tratta di cifre importanti. Ieri un incontro a Caserta tra il giocatore e Postiglione ha avvicinato le parti, ma l’ostacolo resta il rapporto economico di Camorani con la società abruzzese. Occhio anche ad Antonio Maschio, 31enne napoletano negli ultimi tre anni con la maglia della Reggiana e con un bottino di ben nove gol nel campionato scorso. Maschio è in scadenza 2010 con la società emiliana e accetterebbe di riavvicinarsi a casa – è napoletano – in presenza di una proposta interessante. Trovano conferma nelle Marche anche le telefonate esplorative che il patron potentino ha fatto ad Ancona. Oggetto del desiderio ancora una volta il brasiliano Luiz Anderson, rientrato dal brutto infortunio al ginocchio nelle ultime battute del campionato scorso e che ha contribuito alla rocambolesca salvezza biancorossa nei play-out contro il Rimini. E’ un regista classico, caratteristiche diverse invece da quelle di Cristiano Camillucci, che di anni ne ha 28 e nel centrocampo dorico si è contraddistinto per agonismo e intensità nelle sue 20 presenze della sua prima stagione in cadetteria. Ma Camorani resta la prima scelta.(p.s)

QUI MELFI
Un difensore scuola Inter per il Melfi. Si tratta di Daniele Marino, nato a Roma il 27 luglio 1988. Il forte centrale difensivo ha iniziato con l’Inter nel 2006-07. A gennaio 2007, Marino viene dato in prestito in C1 al Pro Patria dove colleziona solo panchine. Passa al Gubbio e le cose cambiano, infatti arriva un campionato di C2 tutto sommato positivo, viste le 24 presenze messe in carniere. L’anno scorso a San Benedetto del Tronto le presenze sono state 11, ma considerando la C1 e la giovane età non c’è da considerarle negative. Ora Daniele Marino arriva a Melfi per guadagnarsi un posto da titolare. Figlio d’arte Marino. Infatti il papà Raimondo ha giocato anche con le maglie di Lecce, Lazio e Napoli e ora fa l’allenatore ( A Taranto, Terni l’ultima esperienza). Anche il fratello di Daniele, Dino (85) fa il calciatore tra i dilettati. Ha giocato con Balotelli e Santon e in una recente intervista Daniele Marino dichiarò: «Vivevo in convitto con loro, ma non ho il coraggio di chiamarli». Oltre a Marino, ieri è stata la giornata del panzer Nicola Bulla , centrocampista del’87. Riconferma dell’attaccante Torre, ma reparto un po’ leggerino. «E’ vero-spiega Antimo Grillo- ma abbiamo messo le mani su di un attaccante proveniente dalla Seconda divisione girone A e non voglio fare nomi per ragioni scaramantiche. E’ una punta che annunceremo ufficialmente oggi, assieme a tante altre cose».
r.carpentieri@luedi.it

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