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I Carabinieri della Compagnia di Soverato hanno scoperto una nuova piantagione di canapa indiana dopo i diversi arresti effettuati nel corso del mese di agosto a carico di persone sorprese a coltivare canapa indiana e 10 piantagioni scoperte.
L’ultimo rinvenimento è avvenuto in un appezzamento di terreno in località Gumeno del comune di Gagliato. In particolare, nella prima mattinata di ieri, i militari della Stazione di Petrizzi, insieme ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Vibo, durante un servizio di rastrellamento nelle località rurali dei comuni di Petrizzi e Gagliato, hanno individuato un appezzamento di terreno adibito alla coltivazione della canapa.
La piantagione, composta da poco più di cento piante dell’altezza di circa due metri, era stata ricavata su un terreno impervio e molto difficile da raggiungere ed era dotata anche di un sistema di irrigazione perfettamente funzionante.
In un capanno abbandonato poco distante, i carabinieri hanno anche trovato più di mezzo chilo di cannabis già essiccata e pronta per essere venduta.
Il capanno serviva quindi molto probabilmente da essiccatoio ed era sempre lì che gli autori della piantagione confezionavano il loro prodotto prima di immetterlo sul mercato.
I carabinieri hanno estirpato e distrutto tutte le piantine bruciandole sul posto ed hanno sottoposto a sequestro la cannabis già essiccata. L’attenzione dei militari è ora volta a scoprire gli autori della coltivazione che sicuramente speravano di ricavare diverse migliaia di euro dalla vendita della sostanza stupefacente. I militari sarebbero già sulle tracce dei responsabili.
A Gagliato quest’estate sono già state ritrovate ben sei piantagioni per un totale di circa 2000 piante.
Su tutto il territorio calabrese comunque, operano i militari alla ricerca di piantagioni illegali; un’altra è stata scoperta a San Giorgio Morgeto nel Regigno, dai carabinieri della Compagnia di Taurianova, che hanno arrestato Michele Fazzari, di 42 anni, con precedenti specifici.
La piantagione è stata individuata, grazie all’ausilio di un elicottero dell’ottavo nucleo eliportato di Vibo Valentia, nel corso di un servizio mirato alla repressione del fenomeno della coltivazione illegale di marijuana nella zona dell’Aspromonte.

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