X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

di ALFREDO NARDI
Si avvicina a grandi passi la sfida di domenica prossima contro il Verona al San Vito. La squadra lavora intensamente, mentre l’attesa all’interno della tifoseria cresce giorno dopo giorno. Lunghe file si registrano ogni giorno al Cosenza Store: l’invito della società a dotarsi del biglietto per tempo, evitando le attese e i ritardi della domenica, è stato accolto dai sostenitori rossoblù. Che tra l’altro stanno incrementando anche il monte abbonamenti, vista l’agevolazione proposta dal club di viale Magna Grecia: a rimborso della gara in meno di cui si potrà usufruire, acquistando oggi l’abbonamento verrà rilasciato un buono da spendere in merchandising presso lo stesso Cosenza Store. Ieri pomeriggio, intanto, Toscano non ha fatto disputare la solita partitella in famiglia, ma sul terreno del San Vito ha schierato due squadre capaci di fronteggiarsi soprattutto su determinate situazioni tattiche. E in effetti il tecnico ha fermato il gioco a più riprese e ha provato tutti i disponibili, operando continue sostituzioni. Stefano Fiore, come riportato anche nell’edizione di ieri, sembra avere ormai una sua precisa posizione nello schieramento: il centrocampista rossoblù dovrebbe agire sulla sinistra nel trio d’attacco. E ieri, ma non c’erano dubbi, si è mosso davvero bene facendo vedere cose egregie. Per domenica, però, Toscano ha il problema del terzo difensore da affiancare a Porchia e Musca, visti gli infortuni di Di Bari e Nastasi. Ha provato Fanucci, che però non è ancora al top, e Chianello ed è probabile che alla fine scende in campo uno dei due, anche se in rosa scalpitano Ungaro e Amico. Il resto rimane immutato, anche se a centrocampo bisognerà vedere chi verrà preferito inizialmente tra De Rose e Giardina.
PORCHIA
Un capitano deve sempre dare le carica e le parole di Sandro Porchia ieri hanno centrato il bersaglio. «Il nostro avvio di campionato – ha detto – lo giudico molto positivo. A Giulianova è arrivata finalmente quella vittoria che meritavamo anche prima. Io dico che quando tutti i nuovi arrivi saranno al top della forma, potremo dire la nostra e recitare un ruolo di primissimo piano». Porchia ha poi avuto parole d’elogio per Stefano Fiore. «E’ arrivato fra di noi con tanta voglia di fare bene e tanta umiltà. Non sono dichiarazioni aziendali, ma la pura e semplice verità. Sarà una delle nostre armi migliori». Poi una battuta sul Verona («E’ una squadra blasonata, ma anche il Cosenza lo è; non siamo da meno degli scaligeri, domenica ce la giocheremo e alla fine vedremo chi avrà ragione») e una sulla tessera del tifoso («io appoggio la protesta dei tifosi, senza di loro il calcio non può esistere»).
PINO CHIANELLO
Anche l’amministratore delegato rossoblù è voluto intervenire sulla tessera del tifoso. Una posizione netta, la sua. «I tifosi hanno ragione a protestare, ma chi vuole applicare le norme non ha responsabilità. La protesta andrebbe indirizzata a chi decide certe regole. Personalmente, dico che la tessera del tifoso potrebbe avere un senso solo se si concede ai tifosi di accedere agli strumenti dell’indulto o del condono per i reati meno gravi di cui eventualmente si siano macchiati. A quel punto si azzererebbe tutto e si ripartirebbe con una nuova impostazione e con nuove regole. Ad applicarla oggi, senza tutele, si allontaneranno i tifosi dagli stadi. Se si vuole una nuova primavera per il tifo, prima bisogna crearne la basi, altrimenti il tutto si concretizzerebbe in una penalizzazione e una schedatura senza senso».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE