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POTENZA – “Serve” una commissione di inchiesta sul petrolio in Basilicata. Ne è convinto il senatore Egidio Digilio (Pdl) che, in una nota, evidenziando che al 31 luglio scorso «sono nove i nuovi permessi, per una superficie complessiva di oltre 1.200 kmq in regione, a cui si aggiungono 18 istanze di permesso di ricerca in essere sempre alla stessa data» per la ricerca di idrocarburi, ha chiesto al presidente della Commissione Ambiente del Senato di «iscrivere all’odg della Commissione la proposta di “Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull’attività del Centro Oli Agip di Viggiano e sull’attività di estrazione e di ricerca degli idrocarburi in Val d’Agri e nel Sauro-Camastrà”».
«Se vogliamo evitare che l’attività di ricerca di idrocarburi avvenga senza alcuna programmazione, pur tenendo conto delle novità introdotte dalle nuove normative in materia di procedure autorizzative che riguardano il Ministero dello Sviluppo Economico e l’Unimg – ha aggiunto – diventa necessario a questo punto prevedere un’iniziativa specifica sulle complesse attività in corso in Val d’Agri e su quelle programmate nel Sauro-Camastra oltre che “a macchia di leopardo” sul resto del territorio. Dopo aver presieduto in Consiglio regionale una commissione di indagine, che si è occupata (sia pure per pochi mesi) dell’attività petrolifera circoscritta all’Eni, per me è una prosecuzione di impegno, tenuto conto che l’organismo del Consiglio Regionale ha avuto limiti dettati dalla normativa regionale che, sommati alla scarsa collaborazione dei vertici Eni, non ci hanno consentito di svolgere un’indagine esauriente e completa. Potremmo farlo adesso – ha concluso il parlamentare lucano – attraverso una Commissione che sicuramente ha più ampi poteri».

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