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Il prefetto di Cosenza, Antonio Reppucci, ha nominato la commissione d’accesso antimafia al Comune di Corigliano Calabro. La decisione è stata presa dopo la delega all’accesso da parte del Ministero dell’Interno e fa seguito all’operazione «Santa Tecla» coordinata dalla Dda di Catanzaro che il 17 luglio scorso ha portato all’arresto di 67 persone, accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico internazionale di stupefacenti, estorsione, usura e sfruttamento della prostituzione.
Tra gli arrestati, ricorda la Prefettura di Cosenza, in una nota in cui illustra «la cronologia delle fasi che hanno portato il Ministero a delegare l’accesso al Comune», «compaiono Franco e Mario Straface, fratelli del sindaco di Corigliano Calabro, Pasqualina Straface». Corigliano calabro è il quinto comune della Calabria per grandezza e popolazione.
«Le dichiarazioni rassegnate dal procuratore distrettuale antimafia in occasione della conferenza stampa immediatamente successiva all’esecuzione del provvedimento restrittivo – prosegue la nota della Prefettura – sembravano escludere un coinvolgimento del Sindaco nella vicenda. Pur tuttavia il Prefetto prima di Ferragosto ebbe a richiedere un incontro riservato con lo stesso Procuratore per poter acquisire, nel rispetto del segreto istruttorio, utili notizie circa un eventuale, possibile coinvolgimento dell’Amministrazione comunale nelle vicende apparse sulla stampa».
«Il 27 agosto – prosegue la nota – la stampa ha riportato che il Sindaco di Corigliano era stato a suo tempo iscritto nel registro degli indagati, e nella stessa mattinata è avvenuto l’incontro con il Procuratore, che si è riservato di fornire tutta la documentazione che fosse possibile consegnare, previa richiesta formale. L’Ufficio è entrato nella piena disponibilità dell’incartamento giudiziario di rilievo ai fini che interessano il 10 settembre 2010 e, conclusa l’istruttoria, il Prefetto ha avanzato al Ministro dell’Interno richiesta di delega ad esercitare i poteri di accesso presso il Comune di Corigliano. La delega è intervenuta ieri 22 settembre, ed in data odierna il Prefetto ha nominato la Commissione d’accesso».
«Nella seduta odierna della Camera dei Deputati – è scritto inoltre nella nota della Prefettura – il sottosegretario di Stato all’Interno, Francesco Nitto Palma, ha fornito tutti gli elementi utili ai fini della risposta all’interpellanza urgente degli onorevoli Di Pietro, Donadi, Messina, Borghesi e Cambursano relativamente alle iniziative assunte dal Ministro dell’Interno per accertare l’eventuale condizionamento dell’attività amministrativa del Comune di Corigliano Calabro a seguito della nota inchiesta denominata Santa Tecla».

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