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VENOSA – Galeotto fu il “piano di dismissione degli immobili di proprietà comunale” che il consiglio doveva approvare. In particolare la questione legata alla vendita dei terreni di contrada Messeri. E’ bastata la ferma opposizione della minoranza di “Nuova Venosa” e la maggioranza si è ravveduta facendo una clamorosa retromarcia aggiornandosi a venerdì prossimo. Per il sindaco l’operazione avrebbe evitato lo sforamento del patto di stabilità. In una nota di questa mattina ha attaccato Osanna: «Quella da lui proposta è una soluzione semplicistica». Per l’opposizione, invece, la stessa – e cioè la vendita diretta dei terreni – avrebbe rappresentato un rischio per il Comune in quanto sarebbe andato incontro a una violazione del regolamento approvato dalla stessa assise e che come ha dichiarato in una nota lo stesso leader di Nuova Venosa: «avrebbe posto in serie difficoltà gli agricoltori affittuari non in grado di acquistare in così poco tempo e li avrebbe esposti al rischio di vedere mandato all’asta il terreno di cui sono conduttori». La parola passa ora di nuovo all’assise comunale. Non è dato ancora sapere le carte che scoprirà l’amministrazione, anche se dovrà trovare altre soluzioni – e celeri – per evitare lo sforamento del patto di stabilità.

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