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Si sdoppia il processo ai presunti autori della strage nel campo di calcetto compiuta a Crotone il 25 giugno del 2009 nella quale fu ucciso Gabriele Marrazzo, di 35 anni, e rimasero ferite altre nove persone tra le quali Domenico Gabriele, il bambino di 11 anni morto dopo tre mesi di coma.
I giudici della Corte d’assise di Catanzaro hanno deciso che nel processo in corso si procederà per i reati di strage e per gli omicidi mentre per il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso dovrà svolgersi un processo dinanzi al tribunale di Crotone.
Della strage sono accusati Francesco Tornicchio, di 31 anni, ritenuto il boss dell’omonima cosca di Crotone, il fratello Andrea, di 20 anni, e Vincenzo Dattolo, di 26. Tra gli autori c’è anche una quarta persona che all’epoca dei fatti era minorenne. Secondo l’accusa, la strage nel campo di calcetto fu compiuta per ‘risolvere’ alcuni contrasti interni alla cosca Tornicchio di Crotone.
Intanto il processo è iniziato ieri davanti alla Corte d’assise di Catanzaro il processo a carico dei presunti responsabili della strage. In aula si tornerà il 31 gennaio. Sul gravissimo fatto di sangue gli investigatori hanno fatto luce con un’inchiesta battezzata «Apocalypse now», condotta contro presunti affiliati alla cosca Tornicchio, operante a Strongoli, nel Crotonese – ritenuta satellite del clan Giglio.
Associazione a delinquere di stampo mafioso, nonchè i più tipici reati fine come rapine, danneggiamenti, estorsioni, reati in tema di armi e traffico di sostanza stupefacente, e favoreggiamento sono i reati contestati a vario titolo nell’inchiesta, condotta dai carabinieri del comando provinciale di Crotone con la direzione dell’allora sostituto procuratore Sandro Dolce.
Un primo filone dell’indagine – in cui è stato contestato anche un altro omicidio, dal quale l’inchiesta ha preso le mosse, quello di Michele Masucci, commesso a Strongoli il 27 novembre 2007 all’interno della «Centrale Biomasse» dove la vittima lavorava – è sfociata nel blitz scattato all’alba del 25 settembre 2009 per l’esecuzione di quattordici misure cautelari. Un secondo filone dell’operazione «Apocalypse now», poi, lo scorso 23 aprile ha consentito di notificare otto provvedimenti di custodia cautelare ad altrettanti indagati già raggiunti dall’ordinanza precedente. Fra le accuse di quest’ultima tranche dell’indagine anche la strage avvenuta sul campo di calcetto.

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