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4 minuti per la lettura

di ROSARIO TELESCAEgregio sig. Direttore,
chi le scrive è uno dei tanti lavoratori lucani pendolari. Nella
fattispecie un pendolare settimanale fra Potenza e Roma.
Oggi 23 dicembre 2010 ore 21,00, Le scrivo mentre sono in viaggio di
ritorno per Potenza quando a due ore dalla partenza dalla stazione
autolinee di Roma Tiburtina siamo sull¹autostrada Roma Napoli ancora
all’altezza dello svincolo di Roma sud. Ci aspettano ancora 320Km di
strada. Il previsto arrivo alle ore 23,20 si allontana di oltre un¹ora
e mezza … se va bene.
Appena una settimana fa, per la precisione nel fatidico venerdi 17 del
disastro trasporti, sulla stessa linea il viaggio iniziato alle ore
15,00 è terminato alle ore 23,25 ovvero con circa 4 ore di ritardo
rispetto ai tempi previsti. In entrambi i casi i pulman in viaggio sono
stati due e non solo perchè in vicinanza di periodi festivi ma perchè
ormai non si vogliono far esistere le alternative.
I due episodi innanzi citati possono sembrare appunto episodici sono
invece la realtà quotidiana anche se fortunatamente non con le
dimensioni di questi. La Basilicata non è lontana da Roma solo i tempi
previsti sugli orari di viaggio ma ben oltre, infatti sia con il treno
che con le autolinee su gomma il ritardo è prassi. Con i treni, almeno
ai tempi dell¹Eurostar, era prassi unicamente nel tratto Napoli-
Potenza.
Adesso i nostri politici si strappano le vesti per la soppressione
proprio dell¹Eurostar ma l¹Eurostar era, e forse rimarrà tale se
ripristinato, solo un treno per pochi perchè gli orari sono
assolutamente improponibili per chi lavora con regolarità a Roma salvo
avviarsi il giorno prima. La partenza da Potenza alle ore 8,00 ed il
ritorno alle ore 15,45 lo fanno un treno per ³onorevoli² non certo per
lavoratori. Senza contare che 4 ore di viaggio significa viaggiare ad
una media oraria di 85Km che credo è ben lontana da uno standard minimo
per treni da distanze medio/lunghe (Trenitalia magnifica la velocità di
tutti i suoi treni e non solo delle FreccieRosse).
Veniamo alle autolinee, quando i colleghi apprendono la notizia che da
Roma alla Lucania si viaggia in pulman se va bene sorridono di stupore
ma poi inorridiscono al sentire i tempi di viaggio che quando sono in
orario non sono mai inferiori alle 4 ore e mezza arrivando in
periferia e non al centro di Roma. E fanno bene ad inorridire perchè se
nel treno la stessa durata può essere inframmezzata da piccole
passeggiate, il viaggio nel pulman zeppo significa stare accartocciati
con le ginocchia nello stomaco per tutto il tempo.
La realtà lucana dei mezzi di trasporto pubblico è davvero disastrosa,
i treni non esistono più, e Matera che peraltro non l¹ha mai avuto con
i tempi che corrono è più probabile che mai l¹avrà, mentre dobbiamo
saldamente aggrapparci alle autolinee su gomme (ad imitazione forse
degli americani che però hanno ben altre strade) per andare in ogni
dove
(Salerno/Napoli/Roma/Siena/Perugia/Firenze/Rimini/Bologna/Varese/Milano/Tori
no)
senza che nessuno, che non lo faccia con regolarità, si renda conto
del sacrificio immenso che tale viaggi comportano in termini di tempo
(si è soggetti a tutto: maltempo/incidenti/lavori di
manutenzione/blocchi ecc.), comodità, sicurezza e, non ultimo, impatto
ambientale (con la partenza da Roma Tiburtina delle ore 15,00 significa
scorazzare nel cuore della città eterna per oltre 45 minuti fino a Roma
Anagnina).
Non dico nulla di nuovo se affermo che avremmo bisogno solo di seri
collegamenti in treno verso le due principali direttrici, tirrenica ed
adriatica, quindi ³solo² verso Salerno e Foggia ma con tempi rapidi e
non lumaca e non chiedendo molto se non poche corse al giorno se non
almeno una di andata e ritorno, ad orari possibili per arrivare,
svolgere comodamente commissioni e/o lavoro e rientrare in orari non
antelucani.
I sardi per raggiungere il continente hanno forti agevolazioni e
sconti sui mezzi di trasporto, i lucani dovrebbero avere contributi
integrativi per la pazienza nel sopportare la lunga durata negli
spostamenti.
In conclusione cosa le chiedo a nome di tutti i lucani ed in
particolare dei pendolari: una bella inchiesta sull¹argomento. Seria,
accurata, puntuale che evidenzi con dovizia di particolari
(mezzi/tempi/costi ecc) come si viaggia nel 2010, mi correggo 2011,
dalla Lucania.
L¹inchiesta dovrà aprire un dibattito fra i cittadini e non con i
soliti politici perchè è proprio ad essi che, viaggiano sempre in
automobile, dobbiamo far sapere quale sistema di trasporto
preferirebbero i Lucani, con quali tempi e frequenze, a quali costi e
con quali garanzie di puntualità, pulizia ecc.ecc.
Concludo questa lettera mentre abbiamo ripreso il viaggio alla
consueta velocità di crociera, ma il ritardo è aumentato, invitandola
ad iniziare l¹inchiesta partecipando con noi pendolari ad un viaggio
subito dopo questo lungo ponte festivo, con il quale permetteremo un
lungo riposo ai nostri affaticati fondoschiena, quando tutti insieme
riprenderemo il nostro vagare sonnecchiando nella mattina ancora buia e
sognando un viaggio veloce che ci ³connetta² all¹Italia proprio come
proclama una nuova pubblicità in qualche altra parte del paese o,
magari, pensando anche di lasciarci definitivamente alle spalle questa
regione come fanno i tanti puntualmente rilevati ogni mese dall¹omonimo
amico Rosario Mancino con le sue statistiche sulla diminuzione delle
popolazione lucana.
Un caro saluto ed un augurio di buon Natale e buone feste a lei ed a
tutti lettori ….soprattutto se pendolari.

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