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MELFI – Qualcuno li ha confusi con dei normali “botti” di Natale. Del resto durante questo periodo sono molti i bambini e ragazzi alle prese con “raudi”, “miccette” e derivati. Invece no. Erano dei “reali” colpi di pistola – calibro 765 – che hanno movimentato non poco il Natale nel centro storico di Melfi. Mauro Savino, ventunenne pregiudicato per reati contro la persona e il patrimonio, ne ha sparati ben 5.
Il suo bersaglio era una persona – pregiudicato anche lui – con cui aveva un appuntamento, probabilmente – secondo quando hanno ricostruito i carabinieri – per discutere dell’incidente di auto avuto dai due qualche giorno prima. Poche parole e poi i fatti.
Lo scenario è il quartiere di San Lorenzo, nei pressi del castello federiciano.
Sono le 18.30. Complice anche il tempo non proprio natalizio, molte persone sono riversate in strada. I due si incontrano.
Probabilmente cominciano a discutere dell’incidente avvenuto qualche giorno prima.
A un tratto Mauro Savino estrae la pistola. L’altro – impaurito – comincia a scappare, sembra, tra la folla. Il ragazzo arrestato spara per cercare di colpirlo. Alla fine saranno cinque i colpi sparati dalla sua 765.
L’uomo riesce a dileguarsi tra i vicoli del centro storico, mentre Mauro Savino, cerca di disfarsi della pistola.
Nel frattempo arriva la telefonata ai carabinieri che si recano sul posto.
Dopo un’accurata ricerca alla fine troveranno 5 bozzoli. Dopo qualche ora riescono a rintracciare anche Mauro Savino. Lo arrestano. L’accusa è di porto e detenzione di armi abusive e tentato omicidio.
I carabinieri della compagnia di Melfi, coordinati dal capitano Antonio Contente, grazie all’accurato lavoro di intelligence hanno subito ricostruito la dinamica e consegnato alla giustizia l’autore della sparatoria.
Una sparatoria che vista la dinamica e il numero di persone presenti in quel momento nel quartiere San Lorenzo, poteva avere conseguenze peggiori.
g.r.

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