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Un’iniziativa attuata dalla Regione Calabria, partendo da una legge regionale approvata nel 2009, allo scopo di creare una fondazione che abbia come scopo quello della promozione della cultura calabrese nel mondo. Il progetto è stato illustrato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, dal governatore Giuseppe Scopelliti, dal presidente della fondazione, il parlamentare Giuseppe Galati (in foto), dai componenti del Consiglio di amministrazione, Pippo Marra, Giuseppina Mengano Amarelli e Beniamino Quintieri, alla presenza anche del senatore Basilio Giordano, eletto nella circoscrizione centro e nord America e di origini calabresi.
«Calabresi nel mondo», che nel bilancio ha un finanziamento di 100 mila euro, come ha sottolineato il presidente Scopelliti, «avrà un ruolo di primo piano rispetto ai rapporti con tutte le realtà fuori dalla regione, perchè c’è una regione ampia che vive fuori confini del Paese». Secondo il governatore, «se le norme sono ben valorizzate possono diventare un momento importante per avvicinare la regione a chi vive fuori», e per fare crescere la Calabria, Scopelliti ha ricordato che «è importante la capacità di coinvolgere i calabresi che vivono fuori».
Un’occasione, quella della costituzione della fondazione, utile anche per contrastare il fenomeno della ‘ndrangheta, presente a livello internazionale. Anche Galati ha spiegato il ruolo della fondazione. «Saremo – ha detto – gli ambasciatori da e per la Calabria, per riannodare i rapporti e dimostrare in Italia e all’estero le positività della regione», mentre la fondazione si doterà presto di un piano di azione. Soddisfatto anche Marra, esperto in comunicazione, pronto a raccontare la propria esperienza di figlio di emigranti calabresi: «In Calabria ci sono patrimoni immensi – ha affermato – che vanno valutati, per questo dobbiamo essere una terra in movimento che deve uscire dall’issolamento». Da Pina Amarelli, della nota famiglia di imprenditori, è invece arrivata la testimonianza di un’emigrata in Calabria: «Ho scoperto qua il forte legame con il territorio – ha sostenuto – e quei prodotti unici che ha questa terra, insieme alla tante capacità che non sono state ancora valorizzate». Per l’ex capo delegazione all’expo di Shanghai, Quintieri, la fondazione permette di intervenire non solo sull’immagine della Calabria, ma anche sulla conservazione e trasmissione della cultura. Il senatore Giordano, infine, ha ricordato i «tanti calabresi che vivono fuori e che sono molto attaccati a quei valori che spesso non troviamo nemmeno nella nostra terra». (AGI) Cz1/Ros 241315 GEN

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