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«Non difendiamo l’indifendibile e non portiamo avanti battaglie strumentali e demagogiche, ma questa degli ospedali di montagna è una battaglia in cui crediamo davvero, non di retroguardia, ma di difesa dei territori interni e delle popolazioni di montagna, rispetto alla quale chiediamo al Governatore Scopelliti un confronto, affinchè ci faccia sapere, numeri e carte alla mano, qual è il risparmio effettivo». È quanto ha dichiarato il consigliere regionale del Pd, Bruno Censore a San Giovanni in Fiore. «Come si fa a garantire – ha aggiunto Censore – il diritto alla salute in una situazione di emergenza notturna con un trasferimento all’ospedale di riferimento (spock o hub)? Come si fa a raggiungere la struttura di riferimento quando le strade sono gelate e impercorribili? La fase sperimentale prevista fino al 2012 non sarà altro che l’anticamera della chiusura definitiva degli ospedali di montagna. Scopelliti si ostina ad affermare che ciò era previsto dal Piano di Rientro voluto da Loiero. Se così è sbagliato, anzi è diabolico perseverare nell’errore. Noi pensiamo, partendo dall’assunto che la sanità calabrese vada necessariamente rammodernata e qualificata, che ciò non può essere fatto con scelte non concertate e con poca conoscenza del territorio. Per questo abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere, inascoltati, un confronto e un dialogo con Scopelliti».

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