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Il derby non tradisce almeno sul fronte delle emozioni e di un agonismo alle stelle. L’Hinterreggio tesse e crea; la Valle Grecanica osserva, rimane concentrata, pizzica al momento giusto e passa alla cassa a staccare il ticket da tre punti. La giostra di sussulti si apre già in avvio quando Volturo esce coi piedi all’altezza del lato corto dell’area di rigore ma il suo disimpegno termina sui piedi di Trentinella che defilato cerca la porta ma trova un assist involontario per un compagno sul con l’occasione che sfuma. Zangla, qualche istante dopo, restituisce il favore con un passaggio corto per Mainardi sul quale si inserisce Tiscione. Il portiere si oppone col corpo in corner. E’ pericolosa la bordata dalla distanza di Ingemi, al minuto 19, sporcata da un difensore termina di poco sul fondo. Sugli sviluppi del corner Volturo è chiamato agli straordinari con la sfera ancora in angolo. Batte il 21′ e Ingemi mette sulla testa di Crucitti la palla del vantaggio ma l’inzuccata è innocua per il pipelet. Corre il 23′ quando un caparbio Picci si fa luce in area di rigore, con la punta del piede riesce a servire Crucitti ma Volturo, si fa perdonare tutto e come un felino storna la minaccia. E’ monologo Hinterreggio. Slalom di La Canna, ma il portiere sceglie bene il tempo e chiude in angolo. Si rivede la Valle Grecanica: prima Zampaglione chiama alla parata a terra Mainardi, poi Borghetto dopo uno sprint con Papasidero, calcia a lato da mattonella invitante. Altra occasione quindi per La Canna che sceglie un improbabile incornata fuori bersaglio. Minuto 36: Picci gonfia la rete, gol annullato per off side che c’è. Allo scadere della prima frazione arriva il guizzo del Sultano del Gol. Movimento smarcante sul filo del fuorigioco di Zampa, Borghetto lo serve col contagiri, sassata da due passi del bomber e Valle Grecanica in Paradiso. Nella ripresa il canovaccio tattico muta. Gli ospiti si concentrano sulla fase difensiva, l’Hinterreggio fatica a costruire ma quando entra in area crea occasioni monumentali dilapidate dagli arcieri di turno. A margine di un’azione tambureggiante la palla perviene a Lavrendi che arriva di gran carriera da posizione golosa.
I tifosi acclamano il gol ma il pallone saluta le stelle. Si procede a strappi. Al 17′ una punizione di Crucitti, da distanza siderale, chiama alla respinta Volturo. Ci provano Ingemi di piede (21′) e Picci di testa (29′) senza fortuna. Poi su corner di Borghetto, il minuscolo Tiscione per poco non trova lo spazio delimitato dai tre legni. Al 39′, preso dalla trance agonistica, Borghetto rimedia il rosso per una cravatta tanto evidente quanto inutile su Postorino. Il finale è degno di un thriller. Vazzana salva sulla linea una botta a colpo sicuro di Trentinella dopo uno slalom speciale in area di Cructti, Laurendi, di testa, fa tremare la traversa, poi Zampaglione prende d’infilata la difesa biancoazzurra, costringendo al fallo da espulsione Ingemi. La Dea Bendata ha detto Valle Grecanica.

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