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Menichini finirà col farne venti di punti in dieci gare ma ai tanti tifosi crotonesi basterebbero anche meno, continuare con una media di 1,29 punti a partita, così come lo era prima dell’allontanamento del tecnico toscano in favore di Corini. La salvezza del Crotone passa dunque da Leonardo Menichini. La gara di Varese ha messo in evidenza ancora un aspetto importante di questa squadra. Essere brava e non lasciarsi demotivare dopo aver subito il gol.
Menichini rivitalizza Federico Viviani, motiva Eramo che sembra un altro giocatore rispetto a prima, così come Russotto che è sembrato il lontano parente di quello visto solo quindici giorni fa. Poi ci sono le conferme che si chiamano De Giorgio, Galardo, Migliore e Crescenzi. Chi deve ancora assimilare il modulo di Menichini è senz’altro Loviso che non a Varese ha giocato una partita indimenticabile ma è sembrato un gradino al di sopra rispetto alla sua ultima uscita da titolare. La cura Menichini, dunque, ha dato i suoi effetti immediatamente, senza aspettare settimane o mesi. Adesso al tecnico non rimane che valorizzare i nuovi arrivi anche se molti faticheranno a inserirsi nel sistema di gioco.
A quota 34 il Crotone può dunque guardare il futuro con un ottica diversa se è vero che per la salvezza mancano ancora 16 punti. Ieri intanto la squadra è tornata dalla Lombardia dopo aver sostenuto una sgambata veloce in mattinata. Pomeriggio rientro a Crotone e oggi allenamento al centro sportivo Antico Borgo. Menichini per la gara contro l’Ascoli recupera gli squalificati Abruzzese e Curiale e probabilmente l’infortunato Ginestra.

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