X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

di Pietro Scognamiglio

BILANCIO soft per il secondo incrocio pericoloso della stagione. Dopo Melfi – Avellino la società gialloverde domenica si è trovata nuovamente a dover ricevere all’Arturo Valerio una folta rappresentanza di tifosi ospiti sprovvisti di Tessera del tifoso. Il risultato è intuitivo: circa 200 ultras del Latina stipati in un angolo della tribuna. Nessuna barriera a separarli dagli spettatori di casa, se non un esiguo cordone umano allestito dalle forze dell’ordine. Qualche scaramuccia, niente di più, soprattutto in occasione del 2-2 nerazzurro firmato da Tortolano trasformando un rigore discusso. Per questo parliamo di bilancio soft. Un seggiolino divelto lanciato sulla pista d’atletica, l’esplosione di un petardo sfuggito alle perquisizioni e un pallone arancione della Lega Pro sottratto alla dotazione della società gialloverde. In ogni caso, prova nuovamente superata dalla strategia del dialogo con le tifoserie che è diventata marchio di fabbrica del commissariato di Polizia melfitano, diretto dalla dottoressa Loreta Colasuonno. Ci ripetiamo però nel trarre le conclusioni: il sistema-Tessera risponde a valide finalità, ma resta decisamente perfettibile nel meccanismo di attuazione. Correre certi rischi davvero non ha senso.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE