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di Emilio Fidanzio
Finalmente volti sorridenti e visi rilassati in casa melfitana. Il Melfi è ritornato a vincere e lo fa in maniera netta e meritata. “ Successo limpido, rimarca mister Ciullo. Peccato perb il gol subito. Siamo riusciti a prendere gol in una delle pochissime occasioni in cui loro hanno tirato. Questa è l’unica macchia di una giornata positiva. Era molto importante ritornare al successo che ci mancava da tanto tempo. Rispetto al passato siamo stati abili a concretizzare subito le occasioni create. Poi la gara si è messa in discesa e abbiamo controllato senza patemi. Stiamo attraversando un buon momento di forma, da un punto di vista fisico. Tranne che con l’Aversa Normanna, poi non abbiamo mai sbagliato dal punto di vista atletico. Comunque ci tengo a rimarcare che i punti sono 32. Per me contano esclusivamente quelli conquistati sul campo”.
Scontro con i tifosi – Non tirava una buona aria ieri pomeriggio al XXI Settembre. Lo striscione: “sei a zero, il nostro amore non merita tale umiliazione, vergogna”, l’ha detta tutta sul clima. I giocatori, a fine partita per farsi perdonare sono andati verso i tifosi per regalarli le magliette. Però, queste alla fine sono state recapitate al mittente. Un gesto che, sicuramente la squadra non si sarebbe aspettata. Però, se queste fossero state lanciate a gennaio, nel pieno del campionato e, quando i biancoazzurri hanno coronato un’annata importante, sarebbero state accettate e, i giocatori sarebbero stati portati in trionfo. Nel giro di un mese, questa squadra è passata da campione a brocchi. Inspiegabile tutto questo, Così si rischia veramente di macchiare un campionato importante che, come dice Cadregari è già macchiato di per sè e questa non può essere cancellata. Uno scontro con i tifosi che si poteva evitare. Quando la squadra si è andata a scusare, sicuramente per il sei a zero maturato contro l’Avellino e, non per la sconfitta di ieri pomeriggio, si poteva chiudere tutto lì. I ragazzi hanno onorato la maglia e, forse volevano regalarla ai propri tifosi, per poter far vedere loro che dal campo sono usciti veramente con la tenuta sudata come gli era stato chiesto. Forse hanno un po’ tutti esagerato e, preteso troppo da dei ragazzi che, quando hanno raggiunto la salvezza, hanno un po’ mollato. Però, ad inizio campionato, la paura era quella di poter retrocedere, con una squadra che non aveva nessuna esperienza in Seconda Divisione.

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