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Al culmine di una lite ha sparato un colpo di fucile contro il figlio tossicodipendente ferendolo. È successo questa mattina a Reggio Calabria. Il tossicodipendente era agli arresti domiciliari per reati legati agli stupefacenti quando il genitore, probabilmente per una richiesta di soldi che non era intenzionato di accogliere, ha preso il fucile da caccia, detenuto legalmente, e gli ha sparato.
Il fatto è avvenuto nella mattinata attorno alle ore 7; una volante della polizia è intervenuta in un appartamento di Via Sbarre Superiori dove erano stati segnalati dei colpi d’arma da fuoco. Gli agenti all’interno dell’appartamento, hanno trovato, riverso in un lago di sangue nella propria camera da letto, il trentacinquenne, A.G.C., raggiunto da colpi d’arma da fuoco al volto e alla parte alta del torace. Gli agenti hanno verificato che l’anziano padre, G.C., 73 anni, esasperato per le pressanti richieste di denaro da parte del figlio, tossicodipendente, che lo minacciava continuamente di morte, aveva poco prima esploso contro di lui 3 colpi di fucile da caccia cal. 12 e si era allontanato subito dopo.
Il giovane è stato subito trasportato al Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti dove è stato posto in prognosi riservata e trasferito in Rianimazione. Il Centro Operativo della Questura ha fatto convergere tutte le volanti disponibili in zona alla ricerca dell’anziano ed ha fatto decollare un elicottero del V Reparto Volo. Subito dopo l’anziano è stato individuato da una volante nei pressi della villetta di via Botteghelle nei pressi della scuola «Galluppi». Condotto in Questura il padre ha ammesso le proprie responsabilità per cui è stato tratto in arresto in flagranza per il reato di tentato omicidio. Anche l’arma utilizzata è stata recuperata e sequestrata.

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