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Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, ha firmato nella qualità di Commissario Delegato, un’Ordinanza Commissariale con cui vengono approvate le perimetrazioni delle aree vulnerabili nel territorio dei comuni di Catanzaro per Ianò, Gimigliano e Maierato. Nel piano stralcio degli interventi urgenti approvato dal Commissario Delegato è stata prevista, infatti, l’effettuazione di studi, indagini e monitoraggi nei tre comuni più colpiti, da parte del Cnr-Irpi, del Camilab dell’Università di Cosenza e del Centro Funzionale Multirischi presso l’Arpacal, in qualità di soggetti attuatori, al fine di definire un efficace sistema di allertamento della popolazione, in caso di eventi meteorologici intensi, in grado di mettere in pericolo l’incolumità delle persone.
I soggetti attuatori hanno consegnato i risultati di un prima fase di attività, che consistono nella ricognizione delle indagini sino ad oggi eseguite, nella predisposizione dei programmi specifici delle indagini, dei monitoraggio e dei sistemi di allertamento di prima fase e nella formulazione della proposta di revisione delle perimetrazioni di rischio. Ciascun comune interessato dovrà provvedere, in tempi molto ristretti, ad effettuare il primo aggiornamento del piano di protezione civile e ad attivare il Presidio Territoriale.
Al riguardo, l’Ordinanza Commissariale approva un protocollo d’intesa tra i soggetti coinvolti nella gestione dell’emergenza (Struttura del Commissario Delegato, Cnr-Irpi, Camilab, Centro Funzionale Multirischi, Amministrazione Comunale, Settore di protezione civile regionale), che collaboreranno per assicurare un’efficace gestione dell’emergenza, limitatamente al periodo emergenziale di cui all’Ordinanza 3862/2010, nel rispetto della normativa vigente e delle direttive nazionali e regionali in materia di protezione civile.
Di fondamentale importanza sarà l’istituzione, da parte del Sindaco, del Presidio Territoriale Comunale, che deve svolgere le attività di Unità Tecnica Mobile Comunale (Utmc) di cui alla Direttiva Regionale «Sistema di allertamento regionale per il rischio idrogeologico e idraulico in Calabria», approvata con Delibera di Giunta Regionale n. 172 del 29.3.2007. Il Presidio deve essere composto da geologi, ingegneri civili o ambientali e da altro personale di supporto, nonchè da personale comunale o da volontari delle Associazioni operanti nei comuni interessati, con le quali possono esser stipulate apposite convenzioni. Il Presidio svolge la propria attività sia nei periodi di allertamento sia in condizioni ordinarie. Normalmente il Presidio effettua sopralluoghi nel territorio per individuare modificazioni nelle aree vulnerabili, identifica e riporta su cartografia i punti di crisi e gli itinerari di presidio da percorrere in sicurezza durante le fasi di allertamento, quando verosimilmente le condizioni atmosferiche saranno particolarmente inclementi.
Nei periodi di allertamento, di attenzione e di allarme, con intensità crescente, il Presidio provvede al controllo delle aree vulnerabili, mantenendo uno stretto contatto con la sala operativa comunale, effettuando il controllo e la lettura della strumentazione installata che non trasmette in tempo reale, per suggerire l’immediata evacuazione della popolazione residente o l’interdizione al traffico di vie di comunicazione, in caso di pericolo incombente.
«Attraverso la sottoscrizione dei protocolli d’intesa tra i Comuni, i Centri di Competenza Regionali, il Settore di protezione civile e la Struttura del Commissario – ha detto il il Coordinatore della Struttura di supporto al Commissario Delegato Giovanni Laganà – abbiamo avviato la fase attuativa degli interventi non strutturali, previsti nel Piano degli interventi, che hanno gli effetti più diretti sulle popolazioni dei comuni colpiti e che consentono ai Comuni di pianificare le più idonee misure di prevenzione dei rischi».

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