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«Paolini sfida Occhiuto ma Occhiuto non risponde e se la fila. Non solo: il candidato teleguidato da Reggio dice di aver chiamato in Rai per dare la disponibilità ad un confronto pubblico televisivo con il suo sfidante, omettendo però di dire che è la Commissione di vigilanza a stabilire tempi e modalità del confronto tra i contendenti al ballottaggio, e non lui». E’ quanto riporta una nota del candidato a sindaco di Cosenza, Enzo Paolini: «Mi dichiaro disponibile – ha sostenuto Paolini – a farmi dettare io l’agenda da lui. I cosentini sapranno bene interpretare questo atteggiamento. Chi rifugge dal confronto e dal civile dibattito sui programmi dimostra mancanza di amore per la città di Cosenza».
In merito ad alcune notizie pubblicate sui quotidiani locali, Paolini ha sostenuto che «i dati elettorali non sono ancora ufficiali e l’unico soggetto titolato a darli è l’Ufficio elettorale. Allo stesso tempo mi preme precisare che nel calcolo dell’assegnazione del premio di maggioranza vanno tenuti in conto i voti validi e non quelli relativi solo alle liste come conferma anche un pronunciamento del Tar di Catanzaro dello scorso anno e una sentenza del Consiglio di Stato. Pertanto se l’Ufficio elettorale dovesse confermare i voti assegnati alle liste e ai candidati a sindaco così come riportati oggi da alcuni quotidiani, nessuna delle coalizioni supererebbe il 50% e otterrebbe così, ancor prima del turno di ballottaggio, la maggioranza dei seggi in consiglio comunale».
«Su questo – è scritto nella nota – oggi c’è stata un’interrogazione parlamentare di alcuni deputati Pd dove si chiedeva a Maroni di dare pubblicità presso gli organi competenti della sentenza del Consiglio di stato perchè analoghi errori si sono verificati anche a Cagliari e Lanciano». Paolini, prosegue il comunicato, in un incontro con i cittadini a piazza Kennedy, risponde poi a chi lo taccia di arroganza: «Cosenza non ha bisogno di un sindaco simpatico, ma di fatti concreti. E poi senza un pò di decisionismo non si vincono le sfide impegnative come Cosenza». «Infiamma – prosegue la nota – la platea quando parla di sanità» e annuncia di volersi mettere di traverso sulla strada intrapresa da Scopelliti «che continua a caratterizzare il governo della Regione e della Sanità con campanilismi e logiche localistiche: prova ne è la ripartizione del fondo sanitario regionale fortemente sbilanciato su Reggio Calabria a discapito di Cosenza». «Rilancia – conclude la nota – i punti forti del suo programma: lavoro, bolletta elettrica zero e mappatura della rete idrica, misure capaci di rispondere alle esigenze e ai bisogni dei cittadini. Conferma che metterà mano, appena insediato, ai costi della politica con tagli alle indennità di sindaco, consiglieri e assessori, per indirizzare i risparmi al sociale e alla sostenibilità ambientale».

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