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MONASTERACE (RC) – Si rischia uno scontro istituzionale, tutto interno alle forze dell’ordine, sulle misure di sicurezza predisposte per il sindaco di Monasterace Maria Carmela Lanzetta, al centro di alcune intimidazioni. Il problema nasce dalla richiesta del Coisp, il Sindacato indipendente di polizia, di potenziare i Commissariati di Bovalino e Siderno impegnati nei servizi. Dal canto suo, però, il questore di Reggio Calabria ha risposto che «il servizio di vigilanza e le relative modalità di esecuzione sono state disposte dal Comitato provinciale per l’ordine e per la sicurezza pubblica e, pertanto, non costituiscono oggetto di contrattazione sindacale». Pronta le replica del segretario regionale del Coisp, Giuseppe Brugano, che nei giorni scorsi aveva sottolineato la soddisfazione del sindacato per la decisione del primo cittadino di ritirare le dimissioni, evidenziando solo la necessità di interventi che potessero permettere di svolgere i servizi previsti nel migliore dei modi. In una nota, la segreteria regionale del Coisp sostenete di essere «rimasta perplessa nell’apprendere la risposta del questore di Reggio Calabria sulla richiesta di sostenere con del personale aggregato i due Commissariati di Polizia della locride, quello di Siderno e quello di Bovalino, che concorrono nella vigilanza fissa all’abitazione del Sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta. Una risposta – afferma Brugnano – non in linea con quanto richiesto dal Coisp, inadeguata all’esternazione più che legittima, di squisita pertinenza sindacale, contenuta nella missiva del Coisp che ha evidenziato le profonde difficoltà che incontrano i due Commissariati di Siderno e Bovalino nel concorrere a garantire la vigilanza fissa al sindaco di Monasterace. Una segnalazione che fotografa una macabra realtà territoriale in cui versano i predetti Commissariati. In particolare quello di Siderno che è già coinvolto in numerosi servizi di vigilanza e scorte. Il Commissariato di Bovalino dista 53 chilometri da Monasterace e quello di Siderno 35. Quindi, considerati i tempi di percorribilità della statale 106 (strada di elevata pericolosità) il servizio viene intrapreso dagli operatori un’ora prima del turno effettivo e finisce un’ora dopo. Per espletare in particolare il servizio notturno – aggiunge ancora il Coisp Calabria – il personale di Bovalino si trova ad essere impiegato per nove ore continuative. Per tali ragioni il Coisp ha segnalato la necessità di costituire una «task force» di operatori della Polizia di Stato da aggregare sul territorio della Locride a sostegno dei due uffici di polizia». Secondo Brugnano, dunque, si tratta di «una piena e sacrosanta affermazione sindacale che esula dal contestare la disposizione presa dal Comitato provinciale per l’ordine e per la sicurezza pubblica. Disposizione per nulla contestata nel merito dal nostro Sindacato, ma di fatto difficilmente eseguibile nelle situazioni di organico attuali, che non permettono di garantire la sicurezza agli altri cittadini della Locride che nonostante l’emergenza – conclude Giuseppe Brugnano – vantano diritti di tutela fondamentali che la Polizia di Stato deve continuare ad assicurare». 

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