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VIBO VALENTIA – Non c’è pace per i medici dell’ospedale “Jazzolino”. Dopo la morte di Vittoria Luberto, sulla cui salma ieri è stata effettuata l’autopsia, si profila un altro caso di presunta  malasanità. Insistiamo nel dire presunta perché l’inchiesta aperta dal pm Michele Sirgiovanni è appena all’inizio ed è nata da un esposto presentato al magistrato dal figlio della persona deceduta. Quest’ultima è Luigi Lo Gatto, 71 anni, docente di lettere in pensione, morto la notte tra venerdì e sabato. I dubbi che non tutto abbia funzionato nelle ore precedenti hanno indotto i familiari a rivolgersi alla magistratura, non già come atto di accusa contro alcuno ma solo per sapere se ci sia stato un comportamento omissivo, negligente, in altre parole poco responsabile dei medici, e se sia stato fatto tutto il possibile per salvare il loro congiunto. 

Dopo aver accusato un malore, Lo Gatto è stato trasportato al Pronto soccorso e lì sarebbe rimasto per alcune ore senza – si contesta nella denuncia – adeguata assistenza. Quando poi si è deciso d’intervenire, procedendo anche ad alcuni esami, l’uomo è stato trasferito in Rianimazione dove è deceduto. Una volta ricevuta la denuncia il pm Sirgiovanni ha disposto il sequestro della salma, che si trovava già al cimitero ma  non era stata ancora tumulata, poi trasferita nella cella frigorifera dell’obitorio. Ha inoltre affidato le indagini al luogotenente dell’Arma Nazzareno Lopreiato, che ha provveduto al sequestro della cartella clinica. 

L’investigatore ha pure individuato i medici e gli infermieri del Pronto soccorso di turno nel giorno del decesso. Sembra pure che abbia proceduto ai primi interrogatori. Già nella giornata di oggi, domani al massimo, riferirà al magistrato che potrebbe disporre l’autopsia ed emettere avvisi di garanzia.

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