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CATANZARO – Scoppia la “grana” sugli incendi. La Protezione civile Calabria prova a gettare acqua sulle polemiche, conseguenti ai migliaia di ettari andati in fiamme durante l’estate, e i Vigili del fuoco replicano con una visione assolutamente contrastante. Posizioni molto diverse tra gli attori principali impegnati sul fronte dei roghi, a dimostrazione che nel sistema c’è qualcosa che non funziona.

Ad aprire la diatriba è stato il dirigente del settore della Regione, che al Tg3 Calabria ha dichiarato che gli incendi sono diminuiti del 10 per cento. Un dato che non ha affatto convinto il Coordinamento regionale Calabria dei Vigili del fuoco che hanno risposto con i propri dati, secondo i quali di registra «un vertiginoso aumento della superficie calabrese andata in fumo». 

«Purtroppo non è difficile – si legge nella nota del Coordinamento regionale Calabria – neanche per i profani accorgersi della devastazione che sta subendo il territorio Calabrese : ovunque, per giorni e giorni, si vedono colonne di fumo e macchia bruciata. Le albe ed i tramonti calabresi in questa estate 2012 hanno acquisito una colorazione fumè; sui tetti ed i balconi di ogni abitazione si raccoglie cenere come per l’eruzione di qualche vulcano, le imposte stanno chiuse per evitare il fumo di questo enorme inceneritore che è diventata la Calabria». 

«Come in qualche fatale epoca, all’opinione pubblica vengono propinati numeri e dati incerti, poco comprensibili, per tentare di mantenere alto il consenso politico-amministrativo di soggetti che hanno ben distante il senso del bene comune. Il servizio Boschivo in convenzione tra Vigili del fuoco e Regione Calabria è partito solo nella prima decade di agosto, quando il fuoco aveva passato gran parte della superficie verde. Ora si cerca di giocare con i numeri! Eppure esisteva un fantomatico «Piano per la programmazione per le attività di previsione, prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi» Nonostante tutto, i vigili del fuoco «continuano – conclude la nota – la loro opera frenetica per tentare di salvare il salvabile, nonostante non abbiano ancora percepito le giuste spettanze relativamente alla campagna AIB 2011».

Si apre, dunque, un nuovo fronte di polemica, alimentata da due aspetti: il primo è la differenza abissale nei dati, con i Vigili del fuoco che pochi giorni fa hanno anche sottolineato che, nonostante l’aumento degli incendi, sono diminuiti il numero di uomini e mezzi, a dimostrazione di un sistema non proprio al meglio; a questo si aggiungono i mancati pagamenti delle spettanze per la campagna antincendi 2011 che, a questo punto, rischiano di assommarsi a quella in corso, creando malcontento tra il personale che lavora senza sosta in questi giorni di grande allarmi. C’è, infine, una conferma nelle parole dei Vigili del fuoco. La programmazione del servizio boschivo e di lotta agli incendi è partita, anche quest’anno, in grave ritardo, a dimostrazione di una difficoltà nel gestire i piani, probabilmente dovuta alle ristrettezze economiche della Regione. Fatto sta che, intanto, la Calabria brucia. E questo è impossibile negarlo.

 

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