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MELFI – Gli occhi di tutta Italia  puntati sullo stabilimento Fiat di Melfi, dove, in settimana, è fissato l’evento che il Paese sta aspettando da tempo. Sergio Marchionne e John Elkann che saranno a San Nicola giovedì 20, proprio dallo stabilimento lucano romperanno finalmente gli indugi. Chiariranno, non solo i dettagli dei nuovi investimenti che riguardano la Basilicata, ma l’intera strategia industriale relativa ai prossimi due anni e l’avvio della produzione di almeno 5 nuovi modelli nei prossimi mesi: oltre al Suv e alla city car previsti a Melfi, i due modelli Maserati già annunciati nello stabilimento di Grugliasco, vicino a Torino. Infine dovrebbe essere confermata la produzione, a partire dal 2014, di un suv grande con il marchio Maserati a Mirafiori. 
Di notizie ufficiali ce ne sono ancora poche. Il Lingotto sta gestendo con grande riservatezza la macchina organizzativa della visita, anticipata, nelle scorse settimane, da diversi sopralluoghi da parte dello staff dell’amministratore delegato. Secondo autorevoli indiscrezioni, però, per il grande evento sarebbe prevista anche la presenza del ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera.  Proprio in queste ore si attende la conferma. Un parterre istituzionale d’eccezione che dà bene l’idea dell’importanza dell’appuntamento. Proprio da Melfi si attendono nuovi e importanti annunci sul futuro dell’auto made in Italia. Ma soprattutto dovrebbe essere sciolto il nodo che sta più a cuore allo stabilimento lucano: dove sarà prodotta la nuova Punto? Un quesito vitale per il sito produttivo di San Nicola. Secondo  le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni, il management Fiat vorrebbe spostare in Turchia la produzione dell’auto che fino a questo momento ha consentito alla Sata di stare a galla nonostante la crisi. Per i lucani non sarebbe una buona notizia. La produzione del Suv e della city car nello stabilimento di Melfi, con molta probabilità non garantirebbe gli stessi volumi produttivi. Marchionne, che ritorna in Basilicata dopo la precedente visita in occasione della sottoscrizione dell’accordo per il campus di ricerca e innovazione, accompagnato dal presidente Elkann, per la prima volta in terra lucana, dovrebbe finalmente sciogliere il nodo cruciale. Anche perché c’è un’altra ipotesi in campo per lo stabilimento Sata: se va via la Punto, potrebbe arrivare un’altra vettura. Qualcuno pensa alla Mito. Ma al momento si tratta di pure ipotesi.
Quel che è certo è invece è che giovedì ci saranno i segretari di Cisl e Uil, Bonanni e Angeletti. Non è stata invitata, invece, Susanna Camusso. Cgil e Fiom non ci saranno, non dentro lo stabilimento. Saranno invece fuori, ai cancelli, dove il sindacato dei metalmeccanici terrà un presidio, al quale dovrebbe prendere parte il leader nazionale di categoria Maurizio Landini.  
Protesteranno contro l’ennesima «sceneggiata inscenata dall’Ad Fiat», in contemporanea con l’atteso incontro. L’apertura dei cancelli dello stabilimento è prevista per le 10 e 45. Prima Marchionne dovrebbe tenere un discorso ai lavoratori. In programma, poi,  una visita alla fabbrica che dovrebbe anticipare la presentazione vera e propria della strategia del Lingotto. Circa 150 gli ospiti previsti per un evento che sarà seguito da tutto il Paese.  
Mariateresa Labanca
m.labanca@luedi.it

MELFI – Gli occhi di tutta Italia  puntati sullo stabilimento Fiat di Melfi, dove, in settimana, è fissato l’evento che il Paese sta aspettando da tempo. Sergio Marchionne e John Elkann che saranno a San Nicola giovedì 20, proprio dallo stabilimento lucano romperanno finalmente gli indugi. Chiariranno, non solo i dettagli dei nuovi investimenti che riguardano la Basilicata, ma l’intera strategia industriale relativa ai prossimi due anni e l’avvio della produzione di almeno 5 nuovi modelli nei prossimi mesi: oltre al Suv e alla city car previsti a Melfi, i due modelli Maserati già annunciati nello stabilimento di Grugliasco, vicino a Torino. Infine dovrebbe essere confermata la produzione, a partire dal 2014, di un suv grande con il marchio Maserati a Mirafiori. Di notizie ufficiali ce ne sono ancora poche. Il Lingotto sta gestendo con grande riservatezza la macchina organizzativa della visita, anticipata, nelle scorse settimane, da diversi sopralluoghi da parte dello staff dell’amministratore delegato. Secondo autorevoli indiscrezioni, però, per il grande evento sarebbe prevista anche la presenza del ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera.  Proprio in queste ore si attende la conferma. Un parterre istituzionale d’eccezione che dà bene l’idea dell’importanza dell’appuntamento. Proprio da Melfi si attendono nuovi e importanti annunci sul futuro dell’auto made in Italia. Ma soprattutto dovrebbe essere sciolto il nodo che sta più a cuore allo stabilimento lucano: dove sarà prodotta la nuova Punto? Un quesito vitale per il sito produttivo di San Nicola. Secondo  le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni, il management Fiat vorrebbe spostare in Turchia la produzione dell’auto che fino a questo momento ha consentito alla Sata di stare a galla nonostante la crisi. Per i lucani non sarebbe una buona notizia. La produzione del Suv e della city car nello stabilimento di Melfi, con molta probabilità non garantirebbe gli stessi volumi produttivi. Marchionne, che ritorna in Basilicata dopo la precedente visita in occasione della sottoscrizione dell’accordo per il campus di ricerca e innovazione, accompagnato dal presidente Elkann, per la prima volta in terra lucana, dovrebbe finalmente sciogliere il nodo cruciale. Anche perché c’è un’altra ipotesi in campo per lo stabilimento Sata: se va via la Punto, potrebbe arrivare un’altra vettura. Qualcuno pensa alla Mito. Ma al momento si tratta di pure ipotesi.Quel che è certo è invece è che giovedì ci saranno i segretari di Cisl e Uil, Bonanni e Angeletti. Non è stata invitata, invece, Susanna Camusso. Cgil e Fiom non ci saranno, non dentro lo stabilimento. Saranno invece fuori, ai cancelli, dove il sindacato dei metalmeccanici terrà un presidio, al quale dovrebbe prendere parte il leader nazionale di categoria Maurizio Landini.  Protesteranno contro l’ennesima «sceneggiata inscenata dall’Ad Fiat», in contemporanea con l’atteso incontro. L’apertura dei cancelli dello stabilimento è prevista per le 10 e 45. Prima Marchionne dovrebbe tenere un discorso ai lavoratori. In programma, poi,  una visita alla fabbrica che dovrebbe anticipare la presentazione vera e propria della strategia del Lingotto. Circa 150 gli ospiti previsti per un evento che sarà seguito da tutto il Paese. 

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