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A spoglio terminato alcuni punti confermano le tendenze che si erano affacciate fin da subito lo stop al voto per le primarie Pd. Si tratta di dati non ancora ufficiali, ma piuttosto stabili, tanto da poter disegnare un quadro attendibile. Nel Potentino l’incetta di voti è di Vincenzo Folino: per poche decine di voti non tocca quota settemila. Subito, in coda, c’è Antonio Luongo: il deputato uscente ha duellato a lungo, testa a testa, con il presidente del consiglio regionale, prima di dover cedere definitivamente a quest’ultimo il primato del più votato alle primarie democratiche. Nel Materano, invece, a disegnare l’andamento dello scrutunio sono state le cifre raccolte dall’ex governatore Filippo Bubbico: in testa con troppo distacco da subito per temere stravolgimenti nel corso dello spoglio. Seguono gli altri senatori uscenti, Carlo Chiurazzi e Maria Antezza. Dopo i parlamentari uscenti, nel Materano, il dato più alto spetta a Vittoria Purtusiello. 

In provincia di Potenza in corsa ci sono anche il deputato Salvatore Margiotta (al terzo posto, ma con uno stacco di circa duemila voti da Luongo). Felicetta Lorenzo e Angela Latoracca, due amministratici, sono appena dietro questi big con un bottino di voti niente male. La seconda, ora consigliere provinciale e per due mandati consecutivi sindaco di Moliterno, è a una mancita di voti da Margiotta. Risultato importante anche per Lucia Sileo, la candidata di Potenza città, che supera quota 2.500 (era nel ticket indicato dai big del capoluogo, dove ha raccolto circa 750 voti). Tra gli outsider, ha ottenuto diverse preferenze Caterina Policaro, insegnante e blogger: è stata sua la diretta online, su Twitter e Instagram, che ha permesso a molti di capire come stessero andando le cose, man mano che arrivavano i dati dai seggi nei Comuni. 

In generale, la giornata dedicata alla scelta dei candidati al parlamento lucano del centrosinistra ha portato anche qualche altro dato utile a un’analisi. Come altrove, anche in Basilicata il trend è quello di un calo sull’affluenza. «Ma è normale, un po’ è festa, un po’ non c’è stata campagna mediatica. Eppure sono convinto che qui faremo comunque un risultato maggiore che altrove, qui il contatto con la gente è diretto». E così che Roberto Speranza, numero uno dei democratici lucani, ha commentato la tendenza che era stata chiara fin dalle prime ore del mattino. «Abbiamo cambiato le cose. Qualunque sarà il dato finale di affluenza, abbiamo dato una lezione di partecipazione – spiegava Speranza alle prese con le schede nel seggio potentino – Noi avremo liste in cui i candidati sono stati scelti da un milione di cittadini, gli altri le disegneranno nel chiuso di una stanza». 

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