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REGGIO CALABRIA – Il sostituto procuratore generale di Reggio Calabria, Francesco Mollace, ha depositato nuovi atti nel processo d’appello per l’omicidio di Gianluca Congiusta, assassinato a Siderno in un agguato il 24 maggio del 2005. Gli atti, attraverso anche le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Giuseppe Costa, forniscono uno spaccato della criminalità organizzata nella zona di Siderno, Locri e Gioiosa Jonica. Nella prossima udienza del processo, prevista per il 5 febbraio prossimo, i giudici della Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria sentiranno le dichirazioni del pentito Costa. Per l’omicidio di Gianluca Congiusta, nel dicembre del 2010, i giudici della Corte d’assise di Locri hanno condannato all’ergastolo il boss della ‘ndrangheta Tommaso Costa.
Per il reato di associazione mafiosa è stato condannato Giuseppe Curciarello alla pena di 25 anni. Giuseppe Costa è il fratello di Tommaso che è imputato nel processo. Il pentito ha iniziato a collaborare con la giustizia dopo 19 anni di carcere ed una condanna all’ergastolo. Il Pg Francesco Mollace ha chiesto la deposizione del pentito per fornire elementi utili circa le attività illecite della cosca di Siderno. Nei mesi scorsi il Pg ha chiesto la conferma delle condanne di primo grado nei confronti di Tommaso Costa e Giuseppe Curciarello.

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