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luogo: a Moliterno neanche un voto 
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 Aggiornamenti per l’Agenda 
Oggi il Professore di nuovo in Basilicata dopo 40 giorniQueste le priorità e i nodi lucani da risolvere
di SALVATORE SANTORO
POTENZA –  Oggi il presidente del consiglio uscente Mario Monti è di nuovo in Basilicata a poco più di un mese dal precedente. 
Il 20 dicembre scorso infatti, il “Professore” fu nello stabilimento Fiat di San Nicola di Melfi insieme all’amministratore delegato del gruppo industriale torinese e al rampollo della famiglia Agnelli, Jhon Helkann. 
La visita di oggi ha comunque un valore diverso. Un valore assolutamente elettorale. Monti infatti sarà a Potenza e poi a Matera per lanciare la campagna elettorale di Scelta civica. L’arrivo a Potenza è previsto alle 17 e 45 al Park Hotel di Potenza dove svolgerà un incontro con i giovani sul tema “L’Italia che sale dal Sud: I giovani, il Mezzogiorno e il lavoro”. 
In serata quindi il presidente del consiglio raggiungerà Matera. Alle 20 infatti, è previsto al  Teatro Duni la presentazione dei candidati di “Scelta civica” con la presenza sul palco dello stesso Mario Monti. 
Per quanto  riguarda il programma dopo la presentazione dei candidati ci saranno 4 brevi interventi di giovani di diversi settori che spiegheranno la loro scelta per Monti e una proiezione di un cortometraggio di tre minuti “ironico e popolare” (così è definito dallo staff)  che segnalerà attraverso metafore la bontà della scelta Monti. A chiudere l’intervento conclusivo del candidato premier. 
Ad ogni modo una doppia visita di un presidente del consiglio, seppur in campagna elettorale, è un inedito per la Basilicata. Forse solo Emilio Colombo da presidente del consiglio (che in Basilicata ci viveva) ha fatto meglio. 
Ma per l’occasione suggeriamo a Monti, che in questi giorni è in pieno tour de force (solo domani sarà a Napoli, Salerno e Nola prima di arrivare in Basilicata) una serie di spunti da tenere in mente se oltre a visitare la Basilicata vuol anche aiutarla a risolvere qualche spinosa questione.
 
LAVORO: La Basilicata detiene una serie di record per quanto riguarda la disoccupazione. Quella giovanile in primis. Secondo gli ultimi dati i giovani alla ricerca di un lavoro sono quasi uno sue due. Un fenomeno storico che però si aggrava con il passare dei mesi. E non sembra esserci una soluzione a stretto giro. Il professore, il tecnico dei tecnici, potrebbe proporre per lo meno qualche soluzione, qualche idea. Visto che fin qui chi ci ha provato non ha portato a “casa” grandi risultati. Tanto più che il tema del lavoro è uno dei primi punti nell’Agenda Monti. 
INFRASTRUTTURE: E’ il problema storico della Basilicata. Le strade sono inadeguate. L’ultima e unica autostrada importante costruita in Basilicata, la Basentana, risale a quasi 50 anni fa. Il resto è una costellazione di opere interrotte, di sogni nel cassetto, di vie non adeguate (l’esempio su tutte è la Potenza – Melfi) e di opere che rimangono sulla carta. Non c’è un aeroporto che possa definirsi tale (la pista Mattei non pare poterlo mai diventare). E i collegamenti ferroviari sono fermi all’anteguerra. L’alta velocità rimane una chimera e a Matera il treno nemmeno arriva. 
PETROLIO:La Basilicata da un giorno all’altro si è svegliata con il sogno di poter diventare il Texas di Italia o addirittura di Europa. Poi mano a mano che il tempo è passato si è compreso che non sarebbe stato così. Monti da capo del governo conosce il problema  ed è stato protagonista (con il suo governo) di un braccio di ferro con il presidente della Regione, Vito De Filippo sul blocco delle concessioni alle compagnie. Il problema esiste. Monti che sa, potrebbe spiegare come far diventare l’oro nero un valore aggiunto e non un freno e un motivo di rancore. 
FIAT:Croce e delizia. Un bene per la Basilicata perchè ha messo la regione all’interno della rete delle grandi industrie meccaniche. Un bene perchè sono stati creati migliaia di posti di lavoro in una realtà dove anche per una decina di nuovi posti di lavoro si fa la fila. Un male perchè l’economia lucana non può più far a meno della Fiat. Servirebbero rassicurazioni a lungo periodo.
MATERA 2019:Sarebbe l’occasione per il definitivo riconoscimento di Matera come uno dei più importanti luoghi culturali e turistici non solo d’Italia. La concorrenza però è agguerrita e la sfida non si presenta semplice. Se Monti si iscrivesse nei supporter della candidatura di Matera capitale europea della cultura sarebbe un segnale importante.
GIOVANI:  In molti paesi dell’entroterra lucano stanno diventando quasi un fenomeno. Tantissimi, infatti, sono i giovani che ogni anno fanno la valigia e lasciano la Basilicata spopolando giorno dopo giorno i paesi e i comuni lucani. Serve un aiuto. 
FUTURO:E’ quello di cui davvero ha bisogno la Basilicata. Tornare a credere che ci possa essere un futuro, se non radioso almeno roseo, per la regione che in molti a livello nazionale taglierebbero volentieri in due (la proposta è stata lanciata per la prima volta dalla Fondazione Agnelli negli anni ‘80). 

POTENZA –  Oggi il presidente del consiglio uscente Mario Monti è di nuovo in Basilicata a poco più di un mese dal precedente. Il 20 dicembre scorso infatti, il “Professore” fu nello stabilimento Fiat di San Nicola di Melfi insieme all’amministratore delegato del gruppo industriale torinese e al rampollo della famiglia Agnelli, Jhon Helkann. La visita di oggi ha comunque un valore diverso. Un valore assolutamente elettorale. Monti infatti sarà a Potenza e poi a Matera per lanciare la campagna elettorale di Scelta civica. L’arrivo a Potenza è previsto alle 17 e 45 al Park Hotel di Potenza dove svolgerà un incontro con i giovani sul tema “L’Italia che sale dal Sud: I giovani, il Mezzogiorno e il lavoro”. In serata quindi il presidente del consiglio raggiungerà Matera. Alle 20 infatti, è previsto al  Teatro Duni la presentazione dei candidati di “Scelta civica” con la presenza sul palco dello stesso Mario Monti. Per quanto  riguarda il programma dopo la presentazione dei candidati ci saranno 4 brevi interventi di giovani di diversi settori che spiegheranno la loro scelta per Monti e una proiezione di un cortometraggio di tre minuti “ironico e popolare” (così è definito dallo staff)  che segnalerà attraverso metafore la bontà della scelta Monti. A chiudere l’intervento conclusivo del candidato premier. Ad ogni modo una doppia visita di un presidente del consiglio, seppur in campagna elettorale, è un inedito per la Basilicata. Forse solo Emilio Colombo da presidente del consiglio (che in Basilicata ci viveva) ha fatto meglio. Ma per l’occasione suggeriamo a Monti, che in questi giorni è in pieno tour de force (solo domani sarà a Napoli, Salerno e Nola prima di arrivare in Basilicata) una serie di spunti da tenere in mente se oltre a visitare la Basilicata vuol anche aiutarla a risolvere qualche spinosa questione. 


LAVORO: La Basilicata detiene una serie di record per quanto riguarda la disoccupazione. Quella giovanile in primis. Secondo gli ultimi dati i giovani alla ricerca di un lavoro sono quasi uno sue due. Un fenomeno storico che però si aggrava con il passare dei mesi. E non sembra esserci una soluzione a stretto giro. Il professore, il tecnico dei tecnici, potrebbe proporre per lo meno qualche soluzione, qualche idea. Visto che fin qui chi ci ha provato non ha portato a “casa” grandi risultati. Tanto più che il tema del lavoro è uno dei primi punti nell’Agenda Monti. 

INFRASTRUTTURE: E’ il problema storico della Basilicata. Le strade sono inadeguate. L’ultima e unica autostrada importante costruita in Basilicata, la Basentana, risale a quasi 50 anni fa. Il resto è una costellazione di opere interrotte, di sogni nel cassetto, di vie non adeguate (l’esempio su tutte è la Potenza – Melfi) e di opere che rimangono sulla carta. Non c’è un aeroporto che possa definirsi tale (la pista Mattei non pare poterlo mai diventare). E i collegamenti ferroviari sono fermi all’anteguerra. L’alta velocità rimane una chimera e a Matera il treno nemmeno arriva. 

PETROLIO:La Basilicata da un giorno all’altro si è svegliata con il sogno di poter diventare il Texas di Italia o addirittura di Europa. Poi mano a mano che il tempo è passato si è compreso che non sarebbe stato così. Monti da capo del governo conosce il problema  ed è stato protagonista (con il suo governo) di un braccio di ferro con il presidente della Regione, Vito De Filippo sul blocco delle concessioni alle compagnie. Il problema esiste. Monti che sa, potrebbe spiegare come far diventare l’oro nero un valore aggiunto e non un freno e un motivo di rancore. 

FIAT:Croce e delizia. Un bene per la Basilicata perchè ha messo la regione all’interno della rete delle grandi industrie meccaniche. Un bene perchè sono stati creati migliaia di posti di lavoro in una realtà dove anche per una decina di nuovi posti di lavoro si fa la fila. Un male perchè l’economia lucana non può più far a meno della Fiat. Servirebbero rassicurazioni a lungo periodo.

MATERA 2019:Sarebbe l’occasione per il definitivo riconoscimento di Matera come uno dei più importanti luoghi culturali e turistici non solo d’Italia. La concorrenza però è agguerrita e la sfida non si presenta semplice. Se Monti si iscrivesse nei supporter della candidatura di Matera capitale europea della cultura sarebbe un segnale importante.

GIOVANI:  In molti paesi dell’entroterra lucano stanno diventando quasi un fenomeno. Tantissimi, infatti, sono i giovani che ogni anno fanno la valigia e lasciano la Basilicata spopolando giorno dopo giorno i paesi e i comuni lucani. Serve un aiuto. 

FUTURO:E’ quello di cui davvero ha bisogno la Basilicata. Tornare a credere che ci possa essere un futuro, se non radioso almeno roseo, per la regione che in molti a livello nazionale taglierebbero volentieri in due (la proposta è stata lanciata per la prima volta dalla Fondazione Agnelli negli anni ‘80). 

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