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CATANZARO, 20 MAR – Il medico del carcere di Catanzaro, Antonio Tavano, è stato assolto dalle accuse nell’ambito del processo per la morte di un boss della ‘ndrangheta cosentina, Giuseppe Cirillo, avvenuta il 24 maggio del 2007 mentre si trovava in un’aula del tribunale del capoluogo calabrese. La sentenza è stata emessa dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Catanzaro dinanzi al quale si è svolto il processo con rito abbreviato.   

Nel corso del processo il pubblico ministero, Carlo Villani, aveva chiesto l’assoluzione dell’imputato. Stessa tesi era stata sostenuta anche dai difensori del medico, gli avvocati Enzo Ioppoli e Felice Foresta.   Cirillo, ritenuto a capo delle cosche di Sibari e successivamente divenuto collaboratore di giustizia, morì durante un’udienza davanti al Tribunale di sorveglianza di Catanzaro, dove era comparso per chiedere la sospensione della pena a causa di problemi cardiaci che lo avrebbero reso, a suo dire, incompatibile con la permanenza in carcere dove stava scontando una condanna a 14 anni.   

Dopo la denuncia dei familiari di Cirillo fu sottoposto ad indagine il medico del carcere con l’accusa di aver sottoposto il detenuto a cure inadeguate ma successivamente la Procura della Repubblica chiese l’archiviazione. L’opposizione del legale della famiglia di Cirillo portò poi a disporre l’imputazione coatta del medico, che si è conclusa con l’assoluzione. 

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