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VIBO VALENTIA – Lesioni personali colpose e somministrazione di medicinali in modo pericoloso. Questi i reati per i quali il Tribunale monocratico di Vibo Valentia ha condannato a 3 mesi ciascuno (pena sospesa) i farmacisti dell’Asp di Vibo, Giuseppe Borello e Domenico Antonio Mazzeo, ritenuti responsabili di aver somministrato al pensionato Girolamo Lo Scalzo di Tropea un farmaco diverso da quello prescrittogli dai sanitari dell’ospedale «Niguarda» di Milano dove, nel 1996, aveva subito il trapianto del fegato. Rientrato da Milano, Lo Scalzo aveva presentato la prescrizione di un nuovo farmaco rispetto a quello abituale. 

Nella farmacia dell’Asp, che ha sede nell’ospedale di Vibo, gli avrebbero però consegnato delle compresse chemioterapiche usate contro i tumori, ingerite dal pensionato che ha avvertito a distanza di giorni forti dolori, febbre e perdita dei capelli. A titolo di provvisionale il Tribunale ha condannato i due farmacisti a corrispondere a Girolamo Lo Scalzo, assistito dagli avvocati Giovanni Vecchio e Sandro D’Agostino, la somma di 25mila euro, mentre il risarcimento dei danni avverrà in separata sede.

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