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REGGIO CALABRIA – Nuovo tassello nell’operazione “Torno Subito”, che poche settimane fa ha svelato un dinamico sistema di utilizzato dai dipendenti del Comune di Reggio Calabria per permettergli di assentarsi durante le ore di lavoro. Il Gip di Reggio Calabria, Barbara Bennato ha disposto l’interdittiva nei confronti di ventinove dipendenti, a fronte della richiesta di quarantadue del pm Antonella Crisafulli. Nei giorni scorsi, il Gip Bennato aveva ascoltato in un interrogatorio molti dei dipendenti indagati, la maggior parte dei quali si era avvalsa della facoltà di non rispondere. Gli altri, invece, avevano fornito spiegazioni alternative alle immagini fornite dalla Guardia di Finanza. 

In molti hanno infatti provato a spiegare come quelle immortalate dalle telecamere delle Fiamme Gialle non fossero delle abitudini, ma semplici “favori” per i colleghi impantanati nel traffico. Altri, invece, hanno presentato delle produzioni documentali al fine di giustificare, carte alla mano, le proprie assenze dal posto di lavoro. A fronte della richiesta di interdittiva per quarantadue, avanzata dal pm Crisafulli, il Gip aveva comunque interrogato trentadue dipendenti. Per dieci, quindi, fin da subito non erano emerse particolari necessità di ricorrere al provvedimento. Su trentadue interrogatori effettuati, quindi, il Gip ha disposto ben ventinove provvedimenti. Dal momento in cui verrà notificata l’interdittiva, i ventinove dipendenti saranno sospesi dal servizio per un periodo variabile, a seconda del ruolo ricoperto.
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