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ROSARNO – Assumevano manovalanza a basso costo, in prevalenza extracomunitari senza permesso di soggiorno e comunque irregolari, organizzandone l’attività nella raccolta di agrumi nella piana di Gioia Tauro e ricorrendo a violenze e minacce. Per questo i carabinieri hanno arrestato, in esecuzione di ordinanza del gip su richiesta della Procura di Palmi, 4 persone, 3 italiani ed uno del Burkina Faso, per sfruttamento del lavoro e violazione della legge sull’immigrazione, una quinta persona risulta essere indagata. Tre aziende e tre mezzi, per un valore di circa 500 mila euro, sono stati, inoltre, sequestrati dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria. I mezzi erano utilizzati dagli indagati per il trasporto dei lavoratori. L’operazione costituisce una delle prime applicazioni in campo nazionale del nuovo reato di «Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro» introdotto nel codice penale dalla Legge 148 del 2011. Nel corso delle indagini, avviate nel gennaio scorso, i carabinieri hanno accertato che in maniera sistematica e organizzata, gli indagati, attraverso il caporale nordafricano, assumevano la manovalanza tra gli irregolari. Dalle indagini è emerso anche che il caporale ed i complici non si limitavano al reclutamento, ma sovrintendevano e controllavano i lavoratori, imponendo orari e ritmi di impiego in violazione delle norme in materia di lavoro, riposi e sicurezza. 

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