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Speranza, un volto da Tv
 I blogger si divertono, i commentatori cinguettanti e i vignettisti di  rango anche, di prime pagine ormai ne ha conquistate, a parte quelle,  abbondantissime, lucane. Il volto, l’età e il ruolo si prestano. Roberto  Speranza gioca ad apparire più grande con quel filo di barba dura, come  faceva il De Filippo della prima legislatura. Fa potere, in realtà, da  tempo immemorabile, come annotano nelle memorie istorico-critiche della  chiesa e dei vescovi di Osimo. Attori, calciatori, creativi, volti della  tv la portano così. Una vera arte. Insomma il ragazzo di Potenza la  strada giusta l’ha trovata. Finalmente con più carattere, quello che  strappa due applausi  nello studio di Ballarò. Dicendo cose un  po’ di sinistra, quelle che infiammano i cuori di chi non digerisce le  larghe intese. Poiché la politica è una passione ma anche un mestiere,  Speranza comincia ad affinare anche le strategie comunicative. A noi  piace che dietro Speranza ci fosse Egidio Comodo, l’amico di Potenza,  intimo di Antonio Luongo. Una sorta di protezione, la propria terra  dentro il salotto tv, una sicurezza affettiva nel mare degli squali  romani. Del resto un’altra foto, scattata da Emma Fattorini nei giorni  tristi del Pd — quelli dell’elezione del Capo dello Stato — ritraeva  Speranza seduto nell’emiciclo accanto al vecchio Emilio Colombo in  trepidante attesa del risultato del voto. Insomma una proiezione che si  porta dietro tracce domestiche. Speriamo che ci sia un’osmosi, perchè il  modello Basilicata da una parte ha deluso dall’altra non è più adeguato.  Mettiamola così: serve un’opera di pulitura: sfrondare il superfluo,  allargare la visione, togliere il marcio. Ci riuscirà Speranza? 
(l.s.) 

 I blogger si divertono (GUARDA COSA HA COSTRUITO IL BLOGGER VINCENZO MARINO), i commentatori cinguettanti e i vignettisti di  rango anche, di prime pagine ormai ne ha conquistate, a parte quelle,  abbondantissime, lucane. Il volto, l’età e il ruolo si prestano. Roberto  Speranza gioca ad apparire più grande con quel filo di barba dura, come  faceva il De Filippo della prima legislatura. Fa potere, in realtà, da  tempo immemorabile, come annotano nelle memorie istorico-critiche della  chiesa e dei vescovi di Osimo. Attori, calciatori, creativi, volti della  tv la portano così. Una vera arte. Insomma il ragazzo di Potenza la  strada giusta l’ha trovata. Finalmente con più carattere, quello che  strappa due applausi  nello studio di Ballarò. Dicendo cose un  po’ di sinistra, quelle che infiammano i cuori di chi non digerisce le  larghe intese. Poiché la politica è una passione ma anche un mestiere,  Speranza comincia ad affinare anche le strategie comunicative. A noi  piace che dietro Speranza ci fosse Egidio Comodo, l’amico di Potenza,  intimo di Antonio Luongo. Una sorta di protezione, la propria terra  dentro il salotto tv, una sicurezza affettiva nel mare degli squali  romani. Del resto un’altra foto, scattata da Emma Fattorini nei giorni  tristi del Pd — quelli dell’elezione del Capo dello Stato — ritraeva  Speranza seduto nell’emiciclo accanto al vecchio Emilio Colombo in  trepidante attesa del risultato del voto. Insomma una proiezione che si  porta dietro tracce domestiche. Speriamo che ci sia un’osmosi, perchè il  modello Basilicata da una parte ha deluso dall’altra non è più adeguato.  Mettiamola così: serve un’opera di pulitura: sfrondare il superfluo,  allargare la visione, togliere il marcio. Ci riuscirà Speranza? (l.s.) 

 

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