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Il segretario cittadino del Pd: «L’indirizzo politico è chiaro, ma si registrano ancora ritardi»
Iudicello suona la sveglia «Calmierare oneri di urbanizzazione può ridare ossigeno all’economia in crisi» L’INDIRIZZO politico è chiaro, ma dobbiamo velocizzare i percorsi. E così anche il segretario cittadino del Partito democratico, Giampiero Iudicello, interviene nel dibattito sugli oneri di urbanizzazione, quelli che nel giro di pochi mesi sono aumentati del 450%. E forza in una direzione: la riduzione della “Bucalossi”. E tutto nel più breve tempo possibile, «anche perché sull’argomento sono ormai tutti d’accordo e non solo nel Pd». Del resto il 13 maggio scorso, in un acceso confronto tra i cittadini delle aree rurali della città e l’amministrazione comunale, è lo stesso sindaco Santarsiero a ribadirlo: «la proposta su cui le commissioni stanno lavorando è una riduzione degli oneri del 30%». Una proposta che non soddisfa gli abitanti delle contrade, ma sulla quale comunque si registrano ora dei ritardi. E oggi – secondo Iudicello – sarebbe quanto mai necessario prendere provvedimenti in questa direzione. Di più: è la fase di crisi che lo richiede proprio per rimettere in modo il settore edilizio. «La necessità della definizione del problema di una calmierazione degli oneri di urbanizzazione – scrive Iudicello – nel contesto generale di crisi, aggravato dal patto di stabilità che non permette il pagamento alle imprese del debiti della Pubblica amministrazione anche in caso di risorse disponibili, la diminuzione degli oneri di urbanizzazione può costituire un tassello che insieme ad altri (Piano città, bandi Pisus per il sostegno alle imprese) può dare ossigeno ad una economia in crisi, che vede le piccole e medie imprese edili, che costituiscono pezzo importantissimo del corpo produttivo della nostra città, in uno stato di estrema sofferenza». Ed è esattamente quello che chiedono gli abitanti delle contrade, per i quali gli oneri di urbanizzazione fino a maggio 2011 erano pari a 24.87 euro al metro quadro, ma già da giugno la cifra passa a 111.90 euro (sempre al metro quadro). Per loro un aumento assolutamente insostenibile che, di fatto blocca la costruzione di nuove abitazioni. Ma è esattamente in questa direzione che vorrebbe andare l’amministrazione: basta nuove costruzioni nelle aree rurali di Potenza. Perché il punto è che dopo aver realizzato la casa il cittadino chiede poi la fornitura di tutta una serie di servizi che attualmente per gli enti locali sono assolutamente insostenibili. Così portare gli oneri di urbanizzazione praticamente al pari di quelli chiesti ai costruttori di Potenza significa di fatto scoraggiare. E questa strada deve essere parsa quella giusta a tutto il consiglio comunale – maggioranza e opposizione – dal momento che sul voto che deliberò gli aumenti si registrò l’unanimità. Ma le cose cambiano. Dopo la protesta l’opposizione ha sposato le ragioni del Comitato “Zone aperte” e, a quanto sembra, a sostenere Santarsiero su questa linea il Pd non è completamente compatto. «Al termine di un percorso di analisi e confronto all’interno del partito democratico – scrive Iudicello – si è arrivati, già da tempo, alla convinzione della necessità di un provvedimento che preveda una importante rimodulazione della tariffa. Sul punto politico si registra, fra l’altro, la convergenza delle altre forze politiche presenti in consiglio comunale, come del resto confermano le deliberazioni della commissione competente. Nonostante questo si registrano ritardi nella traduzione di quello che è un indirizzo politico chiaro e condiviso, pertanto si invitano l’assessorato al ramo e gli uffici competenti a dare nell’immediato attuazione all’indirizzo politico». Quale: quello del sindaco o del resto del partito? Antonella Giacummo Le aziendesono in grave sofferenzaeconomica 

 L’INDIRIZZO politico è chiaro, ma dobbiamo velocizzare i percorsi. E così anche il segretario cittadino del Partito democratico, Giampiero Iudicello, interviene nel dibattito sugli oneri di urbanizzazione, quelli che nel giro di pochi mesi sono aumentati del 450%. E forza in una direzione: la riduzione della “Bucalossi”. E tutto nel più breve tempo possibile, «anche perché sull’argomento sono ormai tutti d’accordo e non solo nel Pd». Del resto il 13 maggio scorso, in un acceso confronto tra i cittadini delle aree rurali della città e l’amministrazione comunale, è lo stesso sindaco Santarsiero a ribadirlo: «la proposta su cui le commissioni stanno lavorando è una riduzione degli oneri del 30%». 

Una proposta che non soddisfa gli abitanti delle contrade, ma sulla quale comunque si registrano ora dei ritardi. E oggi – secondo Iudicello – sarebbe quanto mai necessario prendere provvedimenti in questa direzione. Di più: è la fase di crisi che lo richiede proprio per rimettere in modo il settore edilizio. «La necessità della definizione del problema di una calmierazione degli oneri di urbanizzazione – scrive Iudicello – nel contesto generale di crisi, aggravato dal patto di stabilità che non permette il pagamento alle imprese del debiti della Pubblica amministrazione anche in caso di risorse disponibili, la diminuzione degli oneri di urbanizzazione può costituire un tassello che insieme ad altri (Piano città, bandi Pisus per il sostegno alle imprese) può dare ossigeno ad una economia in crisi, che vede le piccole e medie imprese edili, che costituiscono pezzo importantissimo del corpo produttivo della nostra città, in uno stato di estrema sofferenza». Ed è esattamente quello che chiedono gli abitanti delle contrade, per i quali gli oneri di urbanizzazione fino a maggio 2011 erano pari a 24.87 euro al metro quadro, ma già da giugno la cifra passa a 111.90 euro (sempre al metro quadro). Per loro un aumento assolutamente insostenibile che, di fatto blocca la costruzione di nuove abitazioni. Ma è esattamente in questa direzione che vorrebbe andare l’amministrazione: basta nuove costruzioni nelle aree rurali di Potenza. Perché il punto è che dopo aver realizzato la casa il cittadino chiede poi la fornitura di tutta una serie di servizi che attualmente per gli enti locali sono assolutamente insostenibili. Così portare gli oneri di urbanizzazione praticamente al pari di quelli chiesti ai costruttori di Potenza significa di fatto scoraggiare. E questa strada deve essere parsa quella giusta a tutto il consiglio comunale – maggioranza e opposizione – dal momento che sul voto che deliberò gli aumenti si registrò l’unanimità. Ma le cose cambiano. 

Dopo la protesta l’opposizione ha sposato le ragioni del Comitato “Zone aperte” e, a quanto sembra, a sostenere Santarsiero su questa linea il Pd non è completamente compatto. «Al termine di un percorso di analisi e confronto all’interno del partito democratico – scrive Iudicello – si è arrivati, già da tempo, alla convinzione della necessità di un provvedimento che preveda una importante rimodulazione della tariffa. Sul punto politico si registra, fra l’altro, la convergenza delle altre forze politiche presenti in consiglio comunale, come del resto confermano le deliberazioni della commissione competente. Nonostante questo si registrano ritardi nella traduzione di quello che è un indirizzo politico chiaro e condiviso, pertanto si invitano l’assessorato al ramo e gli uffici competenti a dare nell’immediato attuazione all’indirizzo politico». Quale: quello del sindaco o del resto del partito?

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