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POTENZA – Nessun terremoto: alla fine il Pd in Basilicata esce con qualche certezza in più e con un rinnovato ottimismo anche in chiave elezioni regionali. che dovrebbero svolgersi entro il prossimo autunno.

Il risultato delle amministrative sostanzialmente ha mostrato che il partito Regione è in difficoltà (è ancora  vero) ma non alle corde come si poteva immaginare. 

Il dato più evidente è quello fotografato nei due comuni del Potentino dove più c’erano attenzioni: a Lavello e Pignola. 

In entrambi i paesi hanno vinto i due sindaci del Pd ufficiale. Nel primo ha vinto Sabino Altobello, nel secondo Gerardo Ferretti. 

Due nuovi sindaci non proprio alle prima armi. Altobello è già stato assessore regionale e presidente della Provincia di Potenza. Ferretti già vicesindaco di Pignola da dieci anni è stato anche presidente di Comunità montana. 

La loro vittoria dimostra che la “rete” del partito e i big, almeno in Basilicata, contano ancora più del “rinnovamento purchè si faccia”. Il dato ovviamente si incrocia anche con quello dei grillini. Il vento del rinnovamento e del “tutti a casa” ha sbattuto contro le mura comunali. C’è poco da discutere. Tranne qualche sporadico segnale (è stato eletto un consigliere comunale a Lavello) il Movimento 5 stelle non ha “circondato” il Palazzo. 

La breccia che si era aperta alle elezioni politiche dello scorso mese di febbraio è stata subito tamponata. Almeno così emerge dal voto di ieri. A livello nazionale e a livello locale. Non pervenuto o quasi (e si rimane nella tradizione) il Pdl e il centrodestra. 

Il dato emerso dai comuni lucani dove si sono rinnovate le amministrazioni comunali è che il Pd direttamente (o con liste di centrosinistra comunque riconducibili al Pd) ha vinto le sfide nella stragrande maggioranza  dei comuni. Su 11 nuovi sindaci ben 9 sono del Pd (o comunque non alternativi al Partito democratico). Solo ad Atella e Vaglio il Partito democratico ha dovuto alzare bandiera bianca. Nel resto dei comuni – anche se ci sono state sfide incerte – il partito Regione può sorridere. 

Tanto che il segretario regionale del Pd, Roberto Speranza da Roma – e cioè nel ruolo di capogruppo democratico alla Camera – tra un commento nazionale e l’altro ha trovato il “tempo” per festeggiare il dato lucano: «Esprimo soddisfazione per il risultato delle elezioni amministrative in Basilicata.  L’affermazione di tanti sindaci del Partito democratico testimonia che il Pd è la più grande comunità di uomini e donne della nostra regione in cui i cittadini possono continuare a riporre la fiducia per superare la fase di crisi ed aprire una nuova pagina di sviluppo e crescita economica». 

Insomma il risultato di ieri autorizza quelli del Pd a mantenere (e rafforzare) la convinzione di poter farcela anche nelle prossime sfide. Compresa quella regionale. Il dubbio piuttosto ora si sposta sul tipo di squadra e candidato che potrà essere presentato ai lucani tra qualche settimana. 

Se infatti, dalle urne fosse “suonato” un campanello d’allarme chiaro e forte magari la teoria del rinnovamento non solo necessario ma addirittura indispensabile sarebbe stata la via maestra. Ma alla fine il Pd ha dimostrato di poter vincere anche con il vecchio canovaccio. Il risultato di Pignola, in particolare che fino alla vigilia era incerto, dimostra ancora che quando i colonnelli si muovono anche all’ultimo momento riescono a determinare il risultato a loro favore. 

Ovviamente però, far finta che tutto ad un tratto il “malato” sia guarito del tutto sarebbe un errore. Da Pignola comunque il Partito democratico ne esce con un caso difficile gestire: ha vinto il Pd ufficiale ma ha perso il segretario provinciale Antonello Molinari che si era schierato non con Ferretti ma con lo sfidante sconfitto Marco Summa. 

E la “corsa” del presidente della provincia di Potenza Piero Lacorazza che insieme al deputato Vincenzo Folino che prima ha festeggiato a Pietrapertosa e poi si è recato a Pignola è la dimostrazione che c’è voglia di farsi vedere in piazza per dimostrare che nulla o poco è cambiato rispetto al passato. 

Certo non mancheranno comunque le polemiche. Il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero (da sempre amico dell’ex sindaco di Pignola Ignazio Petrone) ha aspettato che il risultato fosse ufficiale prima di tuonare su Twitter: «A Pignola vince Gerardo Ferretti. Vincono qualità ed impegno. Con lui vince il Pd e gli uomini veri  del Pd. Perde una colpevole incoerenza». 

Chiaro che il bersaglio di quella “colpevole incoerenza” è il segretario provinciale Antonello Molinari. Ora cosa possa significare in termini di tenuta interna dei quadri dirigenziali del partito sarà più chiaro già dalle prossime ore. Ma è evidente che si rischia l’ennesima fibrillazione: Molinari è esponente della corrente franceschiniana guidata in Basilicata dal senatore Salvatore Margiotta. 

Insomma  il Pd ha dimostrato di poter vincere ancora in Basilicata anche con nomi non esattamente nuovi di zecca ma la febbre interna rischia di salire ulteriormente. 

Per rimanere ai commenti a caldo, sempre Santarsiero ha anche commentato il risultato di Lavello: «Sabino Altobello sindaco. Prima eletta Pia Tummolo. Vince il Pd della qualità, concretezza, impegno .Bravi tutti, c’è futuro». O forse sarebbe corretto scrivere che c’è il presente (e parti del passato) che riesce a vincere. Ancora. 

 

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