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 – MATERA, 20 LUG – “Lo jus soli è un problema che va affrontato con grande responsabilità e l’Europa deve farsi carico dei flussi migratori”: lo ha detto oggi a Matera il viceministro agli Interni, Filippo Bubbico, nel corso della tappa conclusiva della “Carovana dei Migranti”, alla quale ha partecipato il Ministro per l’integrazione, Cecile Kyenge.
“L’Italia – ha aggiunto Bubbico – è il Paese che ha fatto di più non solo per gestire in condizioni di appropriatezza l’accoglienza, e questo è un fattore distintivo. Ne abbiamo discusso a Vilnius nel consiglio europeo per la giustizia e la sicurezza e questo dato è emerso con grande evidenza. Lo jus soli è un problema che va affrontato con grande responsabilità. Credo che si sia esagerato molto nell’assumere una questione che esiste. Non è lo jus soli che risolve i problemi. Vanno risolti attraverso una cittadinanza che significhi integrazione, l’appartenenza a una comunità. Ho avuto la possibilità di incrociare ragazzi che si sentono italiani, che immaginano il loro futuro di italiani. Ma purtroppo ancora privi della cittadinanza. Vivono questa attesa con una certa ansia e anche con una certa angoscia. Si capisce molto breve che per loro ricevere la cittadinanza italiana significa veder suggellato un percorso di integrazione di inclusione al quale tengono molto”. Riferendosi al continuo arrivo di migranti ha chiesto che anche l’Europa contribuisca alla soluzione del problema: “La regolazione dei flussi migratori – ha detto – non è un problema italiano, ma europeo. Non può essere affrontato dal Paese di ingresso, ma dall’Europa. I flussi migratori alimentano un sistema di opportunità e le comunità più aperte, inclusive sono quelle che sono cresciute di più. Non è vero che che i nuovi arrivati sottraggono risorse e opportunità ai residenti, anzi è proprio la capacità di accoglienza a generare nuove opportunità e a liberare nuove energie”. (ANSA).

«Lo jus soli è un problema che va affrontato con grande responsabilità e l’Europa deve farsi carico dei flussi migratori». 

 

Così il viceministro agli Interni, Filippo Bubbico, nel corso della tappa conclusiva della “Carovana dei Migranti” a Matera ha affrontato il tema. Con Bubbico era presente anche il ministro per l’integrazione, Cecile Kyenge.

«L’Italia – ha aggiunto Bubbico – è il Paese che ha fatto di più non solo per gestire in condizioni di appropriatezza l’accoglienza, e questo è un fattore distintivo. Ne abbiamo discusso a Vilnius nel consiglio europeo per la giustizia e la sicurezza e questo dato è emerso con grande evidenza. Lo jus soli è un problema che va affrontato con grande responsabilità. Credo che si sia esagerato molto nell’assumere una questione che esiste. Non è lo jus soli che risolve i problemi. Vanno risolti attraverso una cittadinanza che significhi integrazione, l’appartenenza a una comunità. Ho avuto la possibilità di incrociare ragazzi che si sentono italiani, che immaginano il loro futuro di italiani. Ma purtroppo ancora privi della cittadinanza. Vivono questa attesa con una certa ansia e anche con una certa angoscia. Si capisce molto breve che per loro ricevere la cittadinanza italiana significa veder suggellato un percorso di integrazione di inclusione al quale tengono molto». 

Riferendosi al continuo arrivo di migranti ha chiesto che anche l’Europa contribuisca alla soluzione del problema: «La regolazione dei flussi migratori – ha detto – non è un problema italiano, ma europeo. Non può essere affrontato dal Paese di ingresso, ma dall’Europa. I flussi migratori alimentano un sistema di opportunità e le comunità più aperte, inclusive sono quelle che sono cresciute di più. Non è vero che che i nuovi arrivati sottraggono risorse e opportunità ai residenti, anzi è proprio la capacità di accoglienza a generare nuove opportunità e a liberare nuove energie».

«L’Italia porterà in Europa e in altri contesti le politiche dell’integrazione e dei diritti di cittadinanza», ha detto inoltre il ministro Kyenge nel corso della manifestazione. «La libera circolazione delle persone – ha aggiunto Kyenge – è una opportunità che porta ricchezza, innovazione e cultura. Il mio passaggio a Ginevra e poi a New York, in ottobre, è quello di rafforzare, rivedendo la politica dei visti, il rapporto tra l’Italia e i Paesi di origine dei migranti, per dare a questi ultimi una opportunità di scegliere e lo stesso valga per gli imprenditori». 

Il ministro, inoltre, ha annunciato di aver chiesto di essere ammessa ai lavori della Commissione europea di sicurezza per confrontarsi con altri settori e la convocazione in Italia di tavoli tematici sul razzismo, il 30 luglio, e a settembre su emigrazione, rom, minori, politiche giovanili e sui diritti dei nostri connazionali all’estero in materia di “jus sanguinis”. 

 

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