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MATERA – Non ha solo classe il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge, ma anche molto gusto. Tutte le prelibatezze, rigorosamente made in Basilicata, servite a pranzo da L’Abbondanza lucana, hanno riscosso l’apprezzamento della ministra. D’altra parte come non lasciarsi conquistare dalla crema di patata con il pezzente, dalla ricotta di capra al forno coi fiori di zucca o dalla salsiccia sbriciolata ai semi di finocchio. Molto apprezzata  anche l’insalata di orzo e farro con funghi cardoncelli e verdure. 

Ma veramente irresistibili si sono rivelati i peperoni cruschi che il sindaco Salvatore Adduce, da perfetto padrone di casa, ha invitato mangiare con le mani, in barba a protocollo e etichetta. Un esempio, quello di Adduce, seguito subito e ben volentieri dall’illustre ospite e dagli altri commensali: il vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella, il viceministro Filippo Bubbico, la senatrice Maria Antezza, l’assessore comunale Simona Guarino, il prefetto Luigi Pizzi, la sovrintendente Marta Ragozzino e il marito del ministro Kyenge, sorpreso a giochicchiare con un maialino giocattolo (forse una freudiana rivalsa nei confronti del  poco signorile inventore del  “porcellum”). Un trionfo anche il primo piatto, pensato dallo chef Francesco Abbondanza come un omaggio alle origini del primo cittadino: scialatielli con fonduta di caciocavallo podolico di Ferrandina, pistacchi e porcini. Per secondo il classico agnello alla brace e maialino nero con spinaci. E dulcis in fundo una torta con crema al limone e pasta di mandorle su cui campeggiava la scritta:  “Benvenuta a Matera”. Un’accoglienza che la ministra ha ricambiato con altrettanta affabilità, non lesinando complimenti  a ogni portata. 

E per la foto ricordo ha voluto che al suo fianco, insieme ai titolari dell’Abbondanza lucana ci fosse anche tutto lo staff. Una maestra di stile.

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