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Si chiama “Capacità di attrazione dei consumi turistici“. È elaborata da Istat.

Si misura in giornate per abitante perché è data dal numero totale di presenze di Italiani e Stranieri negli esercizi ricettivi di ciascuna provincia diviso il numero dei suoi abitanti. L’ultima rilevazione, costruita con i dati riferiti al 2011, vede Matera con 6,8 collocarsi al 37esimo posto (su 110), immediatamente prima di Roma con 6,4.

Significa che per ogni singolo abitante della provincia di Matera vi sono, in un anno, 6,8 giorni di presenza di un turista in albergo o in altra struttura ricettiva complementare (B&B, campeggi ecc.).

I dati rivelano diverse sorprese: la provincia di Bolzano guida la classifica con 57,2  seguita da Rimini e Venezia. Siena è 11esima e Perugia 30esima. Potenza invece occupa la 90esima posizione con 1,4.


Matera, dunque, si conferma in crescita (valeva 6,5 nel 2010 e al 6,4 nel 2009) e fa meglio di Lecce che occupa la posizione 42 con 5,8 ma anche di Siracusa e Ragusa rispettivamente posizionate al 68esimo e 73esimo posto.

La “Capacità di attrazione dei consumi turistici”, ma riferita ai soli capoluoghi, è stata misurata anche da Forum PA nel suo rapporto ICityLab2013, fresco di presentazione. In questa elaborazione, fatto 1000 per Bolzano che guida anche qui la classifica, Matera è al 34esimo posto con un indice di 112,42 e anche qui precede, tra le altre, Roma e Lecce. Potenza invece è 86esima con 20,14.

Certo, la scarsa densità di popolazione dei nostri territori aiuta alcune performance.

Tuttavia è evidente che, in una fase di forte recessione, con il settore manifatturiero in chiara difficoltà, Matera sta orientando sempre più la sua economia verso il turismo. E questo sta producendo i suoi frutti.

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