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GINESTRA – Lo scorso 18 gennaio nel piccolo centro arbereshe c’è stato un incontro sulla Tares, la tassa dei rifiuti urbani, del Comitato cittadino.

L’incontro è scaturito in seguito a un aumento, ritenuto spropositato, di questa tassa. Infatti, le famiglie hanno ricevuto il bollettino del pagamento (dilazionato in tre rate a dicembre 2013, gennaio e febbraio 2014), pochi giorni prima di Natale, per un importo raddoppiato e in molti casi triplicato, rispetto agli anni precedenti. Nell’incontro chiarificatore tra amministratori e cittadini dello scorso 7 gennaio, sono stati spiegati i motivi di questo aumento dalla segretaria comunale Musacchio: «non abbiamo fatto altro che applicare il decreto su questa nuova tassa. Siamo andati anche sotto il minimo previsto dalla legge. L’ultimo decreto sui rifiuti urbani ci ha imposto di portarlo al 100%. La Tares comprende delle voci nuove, come il criterio di evasione e lo 0,30 da versare allo Stato. Se abbiamo fatto degli errori, siamo disposti a correggere, l’ufficio ragioneria è a disposizione».

Questa risposta non ha convinto il Comitato cittadino che ha deciso di incontrarsi nell’ex sede comunale.

Dopo l’illustrazione del consigliere comunale di minoranza, Massimo Summa del Pd (da ricordare che l’amministrazione comunale è retta da un sindaco, anche lui, del Pd) sui dati della Tares, la decisione finale è stata questa: «chiedere un consiglio comunale pubblico per avere spiegazioni e documentazione relative alle spese inserite nella voce di bilancio Tares, poi di fare denuncia a nome del comitato alla Corte dei Conti perché sembra che ci siano voci, nella tassa da pagare, di spese presunte come il lavaggio strade comunali ed acquisto attrezzature per una spesa di tremiladuento euro; una spesa di tremila euro per invio bollettini ed eventuali reclami; leasing per la installazione di un’isola ecologica e di acquisto macchinari (non ancora entrata in funzione!) con tre rate già pagate (l’ultima inserita nella voce Tares); il 30% delle agevolazioni previste per chi ha la compostiera o chi vive da solo, sono entrate nella voce Tares: spesa per tutti».

Contestato, in questo incontro anche il mancato invio del bollettino Tares all’azienda che ha rilevato l’ex Arquat, sembra per una somma di 40 mila euro! Tutte le spese della voce Tares ammontano a 111 mila euro, invece le cartelle inviate ai contribuenti riportano una spesa di oltre 125 mila euro.

Un cittadino, Pompa ha detto: «fare direttamente la denuncia , perchè da quando facciamo la differenziata, non ci sono vantaggi per i cittadini».

Nicola Grieco, uno dei promotori di questa protesta, è stato chiaro: «siamo rimasti in pochi, ma andremo avanti fino alla fine».

Staremo a vedere se il sindaco convocherà questo consiglio comunale per chiarire i dubbi di questo comitato cittadino.

l. z.

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