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Lavorare come personal trainer, sostiene Pierluigi De Pascalis, implica un atteggiamento estremamente professionale. Inevitabilmente ci si trova fianco a fianco con ciascun cliente, per un periodo di tempo piuttosto lungo, circa un’ora, con una frequenza elevata, anche 2-3 volte la settimana ed in un ambiente che, per sua peculiarità, spinge alla creazione dei rapporti interpersonali”.

Tra le tante cose, elencate da De Pascalis, che un personal trainer non deve mai fare, ho scelto il comportamento che un/a bravo/a professionista deve adottare, quando vengono fatte delle avances da parte di qualcuno dei suoi assistiti.

Anche se la cosa è certamente lusinghiera, occorre fare ben attenzione ai passi falsi.

Credere di poter approfittare di ciascuna occasione, porterà ben presto a far conoscere il vostro nome come legato a colui che non si lascia scappare nessuna occasione e non come legato ad un/a bravo/a professionista.

Certamente non sarete in grado di piacere a tutti, se cercate di giocare tutto sul piano del fascino, probabilmente avrete un buon ascendente solo su una ristretta fascia di persone e, questo, significherà ridurre rapidamente la vostra potenziale clientela.

Non ultimo, qualcuno potrebbe scambiare una relazione nata sul momento, per un qualcosa di più serio ed importante.

La gelosia che ne deriverebbe potrebbe avere esiti incontrollati, come una scenata in palestra o in un campo d’allenamento all’aperto nel pieno dell’attività lavorativa, di fronte ai vostri clienti, con effetti assolutamente nefasti sulla vostra professione.

Naturalmente sono tanti i docenti, i fisioterapisti, i medici, gli avvocati, i pittori e tanti altri professionisti che sposano questo atteggiamento professionale.

L’unica categoria, però, che sembra non paghi dazio è la politica. Per questo provo indignazione nei confronti di chi continua a votare coloro che hanno contribuito maggiormente a fare precipitare il nostro Bel Paese in una crisi economica, culturale, morale e sociale e recitano sempre la parte delle vittime innocenti, perseguitate dalla magistratura.

 

maestromatteocastello@gmail.com

 

 

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