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REGGIO CALABRIA – Il Tribunale di Reggio Calabria, presidente Andrea Esposito, ha condannato tutti e tre gli imputati del processo “Affari di Famiglia”, celebrato con rito ordinario e scaturito dall’omonima operazione condotta nel febbraio 2012 dai Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria che operarono il fermo di 5 persone, indagate a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentata estorsione aggravata dall’aver favorito un sodalizio mafioso.
Le indagini avevano svelato i tentativi del clan Iamonte e della cosca Ficara-Latella di infiltrazione negli appalti per la realizzazione delle opere di ammodernamento e di messa in sicurezza della SS 106, nel tratto compreso tra Reggio Calabria e Melito di Porto Salvo, più nello specifico tra i KM 6+700 e 31+600. Le pene inflitte ai tre imputati sono: 8 anni a Luigi Musolino; 5 anni a Salvatore Minniti; 2 anni e 8 mesi a Domenico Musolino. Gli altri due imputati, Filippo Fontana e Giovanni Gullà, che avevano scelto il rito abbreviato sono stati condannati lo scorso agosto rispettivamente a 6 anni e 8 mesi e a 2 anni e otto mesi.

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