X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

NON è colpa di nessuno se La Storica Parata dei Turchi sfila fra le strade della città il 29 maggio e se le votazioni e lo scrutinio per l’elezione del nuovo Sindaco di Potenza e dei consiglieri si adempiranno fra il 25 2 il 26 maggio.

Non è colpa di nessuno se a Piazza Prefettura c’è il Palazzo della Prefettura e in questa stessa piazza, da moltissimi anni, i Portatori del Santo organizzano tre serate di musica il 26, il 27 e il 28 maggio.
Non è colpa di nessuno se all’interno della Prefettura avviene la raccolta dei voti provenienti da tutti i comuni che eleggono il nuovo Sindaco e il consiglio Comunale, proprio il 26 maggio, mentre fuori si dovrebbe svolgere la prima serata dell’ormai tradizionale e internazionale Folk Festival di Potenza.
L’accorata nota pubblicata ieri su Facebook da Gennaro Favale, neopresidente dei Portatori del Santo, mi ha intristita e non poco.
E mi ha intristita perché mi ha fatto capire come questa città non ha alcuna voglia di evolversi. E parlo di evoluzione che è un termine che implica il naturale procedere degli eventi. Le rivoluzioni culturali o le rivoluzioni, in genere, possono avvenire solo se si è evoluti e si è raggiunto un tale stato di cambiamento che consente di percepire che qualcosa si è rivoluzionato.

Da giorni, cerco di capire il perché non è possibile che la raccolta dati delle elezioni e il concerto dei Portatori del Santo non possono avvenire all’unisono.
La strada carrabile tra la piazza e la Prefettura rimarrebbe percorribile e consentirebbe l’arrivo di mezzi che portano i risultati del voto.
Mi sono chiesta se la musica potrebbe disturbare chi lavora all’interno della Prefettura ma non sono riuscita a darmi una risposta anche perché l’inizio delle operazioni dello scrutinio inizia alle 14,00 e il concerto in tarda serata, più o meno verso le 21. 

La Storica Parata dei Turchi e tutte le manifestazioni che la precedono fanno di questo evento, l’UNICO GRANDE EVENTO della Città di Potenza, l’unica occasione nella quale la città diventa comunità.

Mi appello a tutte le forze politiche, ai candidati sindaci, ai candidati consiglieri a prendere una posizione a favore del concerto del 26 maggio che è consuetudine ormai ben radicata all’interno della città.

Chi si candida per essere eletto come sindaco o consigliere a Potenza non può non conoscere l’aspettativa che tutti i cittadini hanno verso questa festa, non può non constatare quanto questi concerti siano un forte richiamo per i giovani ma anche per i meno giovani.
I tre giorni di concerto richiamano visitatori da tutta la regione ma anche da altre regioni italiane.
Se il concerto del 26 maggio non si svolgerà, sarà totale involuzione, altro che rivoluzione!!!!

Sarebbe come dire che tra la politica e la cultura, si sceglie la politica.
E invece sarebbe bellissimo che il sindaco neoeletto salutasse dal palco di Piazza Prefettura, durante il concerto, i cittadini.
Un neo sindaco protetto dall’effige del Santo Patrono.

 

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE