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ULTIMAMENTE sono stati alla ribalta della cronaca per le polemiche della loro presenza alla Festa di San Gerardo di Potenza.

I lupi tornano a far parlare di sè per questa volta per altri motivi, per di più molto positivi. Secondo quanto riferisce Turismo Verde sono loro il principale fattore di attrazione delle aziende agrituristiche lucane. Per le quali, altrimenti, si sarebbe prospettato un magro ponte del 2 giugno, un pò per effetto della riduzione della spesa degli italiani e soprattutto per l’incertezza del meteo.

Un bilancio sarà possibile tracciarlo solo al termine della giornata di oggi. Ma nel frattempo, fa sapere Turismo Verde (l’agenzia agrituristica della Cia), per   le 184 aziende agrituristiche e punti di ristoro in attività in regione le premesse sono particolarmente incoraggianti specie nell’area delle Dolomiti Lucane. L’agenzia spiega: la notizia dell’aggressione di lupi ad un gregge in un’azienda di Pietrapertosa ha avuto l’effetto di incrementare le visite (soprattutto famiglie e comitive di pugliesi) nei paesi di Pietrapertosa e Castelmezzano e nel Parco. «Proprio così – dicono i familiari che lavorano all’Azienda I Sapori del Parco di contrada Battaglia in territorio di Pietrapertosa – riceviamo numerose telefonate di persone che ci chiedono proposte di soggiorni e di itinerari nel Parco con la voglia magari di poter osservare da lontano un lupo, di vivere un’emozione-avventura unica. E’ anche questa la contraddizione di un Parco che ha molto da offrire e tutelare per la fauna selvatica (oltre al lupo, la volpe e il cinghiale, uccelli rapaci) ma che non può sottovalutare i pericoli e i danni per agricoltori, allevatori e produttori locali che ci rimettono direttamente e da giorni non sono tranquilli». Non a caso i titolari di aziende agrituristiche da sempre abbinano la buona cucina alle escursioni nel comprensorio delle Dolomiti Lucane e al Volo dell’Angelo (quando è aperto l’impianto). Anche la recente situazione creata a causa della chiusura dell’impianto per consentire la tutela della nidificazione della cicogna, con tutta la polemica che ne è derivata – dicono gli operatori associati a Turismo Verde – è segno eloquente della necessità di individuare forme e strumenti di equilibrio tra due esigenze sacrosante, quella di tutela della fauna e dell’ambiente e quella di consentire ad attività eco-sostenibili e pertanto le prime rispettose dell’ambiente rurale di svolgere il proprio lavoro per l’economia locale. Per Turismo Verde il ponte del 2 giugno è l’occasione per avvicinare attraverso i piatti tipici contadini la “città” alla vita rurale e soprattutto per invitare i consumatori a “farsi la dispensa alimentare” presso le aziende agricole e gli agriturismi. Il progetto più complessivo – “La spesa in campagna” – prevede una serie di azioni da sviluppare per realizzare un circuito regionale breve di valorizzazione e commercializzazione attraverso l’istituzione di mercati dei produttori, di “spacci locali” (punti vendita diretta gestiti in forma associata da imprenditori agricoli), patti di filiera, un marchio e l’utilizzo del sito web www.laspesaincampagna.net dove poter consultare le varie aziende individuare la mappa e persino scaricare il software per la navigazione Gps per raggiungerle.

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