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CROTONE – Il piano nazionale contro la ‘ndrangheta comincia a prendere piede, almeno per quanto riguarda la costituzione degli organismi di concertazione e confronto. In questo senso Crotone si pone come apripista in quanto si è insediato presso la prefettura il tavolo tecnico interforze costituito dal prefetto di Crotone, Maria Tirone, coordinato dal viceprefetto vicario e composto dai delegati dei vertici di Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e Corpo forestale dello Stato. 

Secondo quanto la prefettura ha fatto sapere il tavolo «ha il compito di elaborare e perseguire gli obiettivi operativi per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata, discendenti dalla pianificazione per obiettivi strategici delineata nella riunione di coordinamento delle forze di polizia della prefettura di Crotone il 29 maggio, in coerenza con la complessiva strategia definita nella conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza di Reggio Calabria del maggio scorso, convocata per l’attuazione della direttiva del Ministro dell’Interno». 
In sostanza, dunque, «con l’insediamento del tavolo tecnico, che si riunirà con cadenza bi-settimanale e che, in ragione della programmazione operativa, potrà essere integrato con un rappresentante della capitaneria di porto, della direzione investigativa antimafia e della direzione provinciale del lavoro, viene conferita immediata operatività al piano di azione nazionale e transnazionale di contrasto alla ‘ndrangheta nel territorio della provincia di Crotone».
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