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REGGIO CALABRIA – Sono accusate di usura, estorsione e attività finanziaria abusiva le quattro persone fermate dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dello Scico di Roma al termine di complesse attività di indagini focalizzate nella Locride. Una delle persone di quella che gli inquirenti definiscono una pericolosa organizzazione criminale era in possesso di un biglietto per espatriare.

L’ordine di fermare gli indagati è stato emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. Gli elementi di prova raccolti , hanno consentito ai finanzieri del Gruppo di Locri di fornire alla magistratura gli elementi per disporre il provvedimento, ma anche di sequestrare beni mobili e mobili per complessivi 2 milioni di euro.

L’operazione “Bacinella”, dal nome utilizzato per definire la “cassa comune”, trae origine a seguito di verifica fiscale posta in essere dalla Finanza di Locri nei confronti di una società operante nel settore della componentistica per personal computer. Nel corso del controllo fiscale sono infatti emersi alcuni elementi anomali, quali un’eccessiva operatività finanziaria che non poteva trovare giustificazione nel modesto volume d’affari che la società sottoposta a controllo fiscale dichiarava.

Da qui la necessità di approfondire l’origine di quelle operazioni e di quei flussi di cassa con delle indagini delegate della Dda della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria. Le successive intercettazioni permettevano di confermare le ipotesi delittuose facendo emergere le condotte penalmente rilevanti in capo ai fermati che, in associazione tra loro, hanno promosso un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di numerosi reati tra i quali la concessione di prestiti di natura usuraria, estorsioni e abusiva attività finanziaria.

Un distributore di carburanti di Siderno era la base operativa del sodalizio criminale composto dal titolare della stessa attività commerciale. Domenico Infusini (del 1973), Santo Rumbo Rumbo Santo (1989) e Isidoro Marando (1958), Davide Gattuso (1975) i destinatari dei provvedimenti restrittivi della libertà personale.

Il tutto poteva avvenire con l’”autorizzazione” della locale cosca Commisso, egemone nel territorio sidernese che, nel caso in specie, si identifica nella ‘ndrina Rumbo-Galea-Figliomeni.

 

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