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Per la Reggina avanza lo spettro della retrocessione. Il pareggio col Napoli suona a condanna per la squadra di Nevio Orlandi. Ancora in coda alla classifica, la Reggina ieri ha racimolato solo un punto pareggiando in casa con il Napoli di Donadoni. Per uscire dalla situazione incresciosa in cui versa, la Reggina dovrebbe vincere tutte le prossime gare; un compito arduo se non impossibile.
La Reggina ha giocato in maniera generosa ma allo stesso tempo distratta. Basti
pensare al gol del pareggio del Napoli. Un fallo di Santacroce su Corradi è stato punito da Trefoloni come un fallo di Corradi. L’episodio è stato fatale perchè da quella punizione è nata l’azione del gol, con l’uscita un po’ arruffona
di Puggioni, trafitto da Lavezzi.
Tatticamente, le due squadre si sono presentate con molte diversità. Il Napoli ha schierato quattro difensori per fare fronte al tridente amaranto, con Cozza che ha lasciato subito la mediana affiancandosi a Brienza e Corradi in attacco. I tre centrocampisti azzurri hanno coperto la difesa con Hamsik avanzato, pronto a spingere le due punte che i tre difensori amaranto hanno controllato nel primo tempo, con l’ottima copertura di Valdez.
Squadre più equilibrate a centrocampo, quindi, con la Reggina che ha cercato maggiore consistenza nella parte centrale da dove sono partite le migliori azioni offensive, senza correre eccessivi rischi nel primo tempo, fino a perdere un po’ la testa nella ripresa.
La Reggina ha cercato di mantenere alta la concentrazione ed il ritmo, ma ha dovuto fare i conti anche con la reazione del Napoli, soprattutto nel secondo tempo, chiamato a riscattare il lungo periodo buio con Reja da ieri sostituito da Donadoni.

CRONACA
Il primo tiro al decimo è di Barillà che sfiora la traversa, ma c’è anche una deviazione in angolo. La partita va avanti fino al 24° senza sussulti poi la Reggina ingrana la quarta. Lamenta un fallo su Corradi in area di Cannavaro al ventesimo e si scatena con Cozza. Il tiro del capitano che ignora Brienza al ventiquattresimo, è deviato in angolo. Due minuti dopo, il cross del fantasista trova pronto all’inserimento e all’appuntamento aereo, il difensore Valdez, anche questa volta è angolo causato dai riflessi pronti di Navarro.
Al terzo tentativo, Cozza propizia il gol. Corradi si smarca bene in area e il capitano lo serve alla perfezione. Il tiro rasoterra supera Navarro e la palla si deposita in fondo al sacco. Il gol è accolto con un boato della folla che comincia a soffrire sulla reazione del Napoli.
Cross di Cannavaro al 34°, braccio di Valdez, ma non volontario. Trefoloni a due passi, infatti, lascia correre. L’azione si capovolge e Barillà sfiora il palo. Al 38°, Lavezzi invita alla deviazione di testa pazienza, Puggioni compie un bell’intervento e devia in angolo. La Reggina al quarantatreesimo, risponde con Sestu che va in fuga sulla destra. Sul cross, il Napoli si rifugia in angolo e finisce il primo tempo.
La ripresa si apre con una punizione di Cozza al sesto che mira alto. La Reggina subisce l’iniziativa del Napoli che conclude solo con Lavezzi al quindicesimo. Sul tiro al volo di collo sinistro, la palla termina alta di poco. La Reggina è in panne ma Trefoloni ci mette del suo. Capovolge una punizione di Santacroce su Corradi e da quel tiro piazzato nasce il lancio in area con papera della difesa amaranto. Puggioni rimedia per un attimo sui piedi di Zalayeta, poi non vede più la palla e Lavezzi lo beffa segnando a porta vuota. Reazione disordinata della Reggina. Sestu se ne va sulla sinistra e pesca in area Brienza, la cui bicicletta non riesce.
La gara si esaurisce con un contropiede di Lavezzi fermato in angolo e l’ultima occasione d’oro della Reggina divorata da Stuani appena entrato in campo, su cross di Krajcik, con una girata di testa a lato. Gol. Azione da manuale in contropiede, col classico scatto breve, tocco preciso in area e conclusione rasoterra senza scampo per il portiere in uscita. Lo scatto breve ed il tocco
pulito e preciso non poteva che provenire da piedi buoni, Cozza, che ha messo il pallone su un piatto d’argento a Corradi che questa volta non ha potuto sbagliare.
Due episodi dubbi in aree diverse nel primo tempo. Corradi, al ventesimo izzica la maglia di Cannavaro che lo stende. Il fallo è netto, ma l’arbitro punisce il
lieve fallo di Corradi e non concede il penalty. Al 34°, Cannavaro effettua un cross in area valdez a due passi dall’azzurro colpisce involontariamente col braccio sinistro. Trefoloni lascia proseguire.

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