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Dopo la partita con il Pescina arrivano le critiche al tecnico Provenza relativamente alle scelte operate durante la gara.

E così nel giorno degli allenamenti arrivano le spiegazioni del dopo gara.
In primis commenta la gara di Avezzano: «Non c’è dubbio che qualcosa non ha funzionato. Abbiamo concesso un numero spropositato di azioni da rete ma non solo per colpa della difesa quanto per responsabilità collettive di tutta la squadra. Le scelte operate sono state il frutto di ciò che ho visto negli allenamenti settimanali. Non mi aveva convinto il centrocampo a tre con Benincasa e così ho deciso di affidarmi al modulo più consueto con Corapi e Mangiacasale esterni in appoggio al centrocampo. Il problema è che non abbiamo coperto a sufficienza il campo per come è nelle nostre caratteristiche ed i cambi che ho operato andavano verso quella direzione».
La questione più importante resta la recente sconfitta: «Io credo che non ci sarà alcun contraccolpo. La squadra finora ha fatto molto meglio di quelle che erano le aspettative e sono convinto che continuerà a farlo. Piuttosto, arrivati a questo punto del campionato, mi aspetto maggiore concretezza da parte della società. Ci sono atteggiamenti gestionali ed organizzativi che proprio non vanno. Nicola Provenza finora ha fatto tutto quello che era nelle sue possibilità, ora però di fare il profeta e di invadere terreni che non gli competono non ne ha voglia. Quello che riusciremo a fare nel prossimo futuro dipenderà in massima parte dai futuri atteggiamenti societari».
Intanto il Catanzaro sembra rimanere affogato nel mare degli infortuni, con sette elementi inutilizzabili, otto con A. Montella.
Per alcuni si tratta di problemi muscolari di lieve entità (Caputo, Gimmelli e
Berardi) ma non mancano anche vittime di lesioni articolari ed ossee come Tomi (caviglia sinistra), Bruno e F. Montella (ginocchio destro) oltre che Pippa per il quale si aspetta cessi il gonfiore prima di poterlo sottoporre ad esami più articolati alla caviglia.

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