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Si è svolta ieri sera un’assemblea presso il Municipio di Bianco per discutere dell’imminente chiusura di 11 postazioni di medicina di continuità assistenziale, le ex «Guardie mediche», stabilite dal Piano di rientro economico finanziario dell’As 9 di Locri. Sul piede di guerra i sindaci dei comuni interessati dai tagli e i medici interessati. A presiedere l’incontro, il presidente del Comitato dei sindaci della Locride, Salvatore Galluzzo, su sollecitazione di molti suoi colleghi, soprattutto del Distretto Sud. “È stato inspiegabilmente disatteso – hanno detto – l’accordo che era stato recentemente raggiunto con la presidenza della Giunta Regionale di rinviare ogni decisione a dopo l’estate. Nessuno evidentemente ha ancora capito i danni che comporterà sotto l’aspetto sanitario, sociale, umano ed economico la soppressione delle postazioni di Guardia medica: undici subito ed altre 18 entro ottobre”. I medici hanno esibito sentenze del Consiglio di Stato, spiegando che “v’è un’errata interpretazione della norma che stabilisce il rapporto postazioni-abitanti, evidenziano le difficoltà derivanti dalla particolare conformazione orografica del territorio”. Proposta una riunione urgente con la Conferenza dei sindaci in seno all’As 9 di Locri e con gli amministratori regionali del comprensorio per poi incontrare il presidente della Giunta Regionale Loiero.

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