X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

di ROSSELLA MONTEMURRO
PATERNO DI LUCANIA – «Al giorno d’oggi gli adulti insegnano ai ragazzi a stare con i piedi per terra. Ma vivere vuol dire sognare.
Voglio lanciare un messaggio ai più giovani: bisogna vivere anche di illusioni perché aiutano a crescere sognando».
A fine stagione, Povia batterà il record dei sessanta concerti.
Domani alle 21,30 si esibirà in piazza a Paterno di Lucania portando la sua band, una formazione composta da batteria, basso, due chitarre, tastiere ed accompagnata da Monya Russo alla seconda voce.
Un tour che sta riscuotendo consensi e che, in ogni tappa, riesce a catturare un pubblico eterogeneo.
«Ci sono anche i dodicenni: è a loro che gli adulti lasciano i posti delle prime file quando sentono martellare le chitarre elettriche», spiega il cantautore.
Il suo è uno spettacolo che, ogni volta, intreccia novità, musica, divertimento e tanto rock.
Non mancano i momenti di riflessione, con i cartelli che accompagnano le sue esibizioni (le “morali”, ricordate il cartello su cui c’era la frase «Serenità meglio che felicità», esposto a Sanremo dopo aver cantato “Luca era gay”?) mentre la caratteristica principale di questo tour estivo è rappresentata dallo spazio www.liveinweb.net nato per dare la possibilità al pubblico di seguire i live del cantautore in maniera unica ed innovativa attraverso lo streaming.
Il sito permette infatti a quanti sono in possesso del cd originale “Centravanti di mestiere” di accedere non alla visione in diretta dei suoi concerti e al backstage.
«Sono tantissimi anni che giro per i concerti, è una figata che la piazza non si svuota», afferma.
Dopo il servizio senza veli di un paio di settimane fa su “Vanity Fair”, per i prossimi mesi ci attende un Povia “impegnato”.
«Voglio scrivere un pezzo su Eluana Englaro. – dice – E’ una storia che mi ha fatto piangere e voglio farci una canzone.
A Natale, poi – aggiunge – farò un disco per bambini da distribuire nei reparti oncologici».
Intanto, per settembre ha in serbo “A tu per tour”, quella che sembra a tutti gli effetti una sfida, forse già vinta.
«Voglio dimostrare alla gente che i dischi si vendono.
Andrò personalmente a venderli con la mia guardia del corpo ed un ragazzo con la telecamera.
E’ un esperimento che ho già fatto in autogrill e ho venduto 180 copie»
Domani sera, a Paterno di Lucania, oltre ai brani dei cd precedenti del cantautore, sarà possibile ascoltare tutte le canzoni di “Centravanti di mestiere” ricco di suoni rock che ricordano i toni d’oltreoceano, di ritmi accattivanti, parole d’impatto e melodie raffinate.
Una scaletta che oscilla tra sentimenti e provocazioni. Del resto stiamo pur sempre parlando di Povia centravanti di mestiere nella vita come un calciatore in campo: gioca sul filo del fuorigioco e al novantunesimo nella mischia, segna.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE