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E’ partita con il bando per la fornituira dei vaccini antinfluenzali la stazione unica appaltante (Sua) della Calabria, la prima Regione ad adottare un sistema di centralizzazione per l’aquisizione di beni e servizi con l’obiettivo di sottrarre terreno di manovra alle infiltrazioni criminali.
L’atto ufficiale di avvio della stazione è stato presentato oggi dal Presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, e dal commissario dell’ente, l’ex procuratore aggiunto antimafia di Reggio Calabria, Salvatore Boemi (in foto). «La nomina di Boemi – ha spiegato Loiero – è un fiore all’occhiello riconosciuto anche a livello ministeriale. Ci sarà un motivo se solo la Calabria ha attivato la stazione unica appaltante. Abbiamo pubblicato il primo appalto, quindi siamo dinnanzi a qualcosa che è pienamente operativo e funziona. Per quanto motivo – ha proseguito il governatore evidenziando la complessità della situazione calabrese – vogliamo dare alla stazione un grande valore, date le condizioni di una regione che mi ero sforzato di raccontare come parlamentare e giornalista, ma che solo da presidente sono riuscito a toccare con mano, verificando di persona fatti e situazioni che nemmeno ero riuscito ad immaginare. E credo che la stessa impressione – ha aggiunto Loiero – avrà ricavato il dottor Boemi, che pure da magistrato antimafia aveva già una conoscenza approfondita della complessità di questa nostra realtà».
Boemi dal canto suo, ha ricostruito i passi compiuti, dall’istituzione della stazione fino alla sua piena operatività. Una marcia a tappe avviata con la soluzione del problema della sede, allocata in locali già a disposizione della Regione ed arredata con mobili recuperati nei depositi dell’ente «e quindi – ha fatto rilevare il commissario – senza costi aggiuntivi» fino alreperimentodel personale, «anche in questo caso – ha sottolineato Boemi – già nei ruoli della Regione». Ad accompagnare il cammino della Stazione unica appaltante (SUA), la firma di una serie di protocolli con le prefetture e la definizione di un regolamento che garantirà la correttezza delle procedure seguite per i bandi e le gare d’appalto.
«Noi – ha spiegato Boemi – siamo dei veri e propri commisssari. Facciamo nostra la fase di evidenza pubblica degli appalti, per poi riconsegnare agli enti competenti la fase esecutiva».
Nell’iter normativo della stazione unica calabrese, ha voluto rimarcare Boemi, una serie di innovazioni recepite anche dalla legislazione nazionale: «Il protocollo Calabria – ha detto – prevede sette clausole, una delle quali impone agli imprenditori did enunciare eventuali pressionid ella riminalità e tentativi di estorsione. Un principio recepito dal governo nel decreto sicurezza e che fino ad oggi solo Sicilia e Calabria avevano adottato».
La stazione unica, ha poi detto l’ex procuratore di Reggio, è partita dalla sanità «che è tra le problematiche più inmpellenti», ma a settembre la sua operatività sarà estesa a tutti i dipartimenti della Regione ed a tutti quegli enti che utilizzano fondi regionali. Il giro di vite riguarderà gli appalti, ma non mancherà, ha aggiunto Boemi, un’attenzione costante sui subappalti, che spesso sono il cavallo di Troia che la ‘ndrangheta utilizza per accaparrarsi i fondi pubblici: «Collaboreremo con le Prefetture ma vogliamo anche la collaborazione dei sindacati – ha spiegato – per la parte che concerne la sicurezza dei lavoratori nei cantieri».
Boemi ha spiegato che «la differenza fra la Calabria ed altre regioni considerate virtuose sta proprio nel fatto che queste ultime hanno centralizzato gli appalti in campo sanitario, hanno fatto gli appalti «on line» ed hanno adottato un prezziario. Tutte cose che noi da qui alla fine del 2009 intendiamo realizzare». Boemi ha detto di aver riscontrato una grande disposnibilità da parte delle aziende sanitarie provinciali ed ospedaliere: «Dalla sanità – ha detto – la risposta è stata positiva. La centralizzazione degli appalti – ha aggiunto – è la sola strada utile per la Calabria».
L’ex procuratore aggiunto di Reggio Calabria ha lanciato, infine, un ammonimento: «Non voglio che la stazione unica diventi motivo di divisione tra i Calabresi. Io non mi farò utilizzare da nessuno. Se le cose andranno bene sarà merito di tutti; se dovessero andar male non sarebbe solo colpa mia, ma sarei il primo a prenderne atto e ad andarmene dopo aver ringraziato, come ho fatto dopo 39 anni di servizio congedandomi dalla magistratura».
C’è grande attenzione dunque sulla SUA, per la quale arrivano già richieste di informazioni, manifestazioni di disponbilità a collaborare, contatti finalizzati ad una migliore concoscenza della normativa.
«C’è molto interesse – ha spiegato Loiero – da parte delle altre regioni ad avere uno strumento analogo. Molte di esse, non voglio dire quali, stanno lavorado alla definizione di leggi vicine alla nostra. La Toscana, per esempio, ci ha chiesto notizie sul protocollo di legalità. C’è grande attenzione».
Poi è stato Loiero a tornare sull’argomento ed a dire: «Molte delle cose avviate da questa giunta regionale sono state accolte all’inizio con diffidenza. Ricordate i sottosegretari regionali? Dopo di noi li hanno nominati in Lombardia ed in Molise. E la legge sullo spoils system? Ci sono stati ricorsi e controricorsi ed alla fine abbiamo avuto ragione. Non sempre – ha aggiunto il governatore calabrese – siamo noi ad arrancare dietro agli altri: talvolta sono gli altri a seguirci».

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