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di ANTONELLA CIERVO
L’ACCORDO per le imprese siglato fra Governo, Abi e organizzazioni imprenditoriali segna una svolta per diversi motivi, il primo dei quali è che rappresenta il primo, concreto segnale di contributo alla ripresa economica delle imprese che ne compongono il tessuto economico. Le misure messe a punto, (che vanno dalla sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rete di mutuo, all’allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine) hanno, comunque bisogno di tempi certi e veloci. Ne sono convinti anche gli esponenti delle associazioni materane.
Spiega Leonardo Montemurro, segretario regionale della Cna: «Il vero problema è capire i tempi di attuazione. E’ una misura che andrebbe messa in campo e resa operativa nel piu breve tempo possibile. Spero che ci sia la reale intenzione delle banche di utilizzare questi strumenti. Nell’ultimo anno annunci e protocolli firmati ce ne sono stati tanti. Il Governo con una legge elimina la commissione di massimo scoperto e poi introducoela commissione sull’affidamento. C’è da segnalare, poi, che qualche ora dopo la firma, Cna e altre associazioni hanno sottoscritto un’intesa con Unicredit group per immediato aiuto a 10mila piccole imprese in difficoltà».
Aggiunge Pasquale Di Pede, direttore di Confesercenti: «L’accordo dimostra che quando c’è rispetto reciproco e dialogo fra le parti, anche in soli venti giorni ci si dota di strumenti indispensabili, che faranno tirare un respiro di sollievo alla stragrande maggioranza delle aziende soffocate dalla crisi economica. Così si consentirà anche di preparare le stesse imprese all’opportunità della ripresa che gli economisti stimano già a partire dal prossimo anno; è chiaro che la dotazione di tale strumento non costituisce, da sola, un salvagente per le imprese. Sarebbe necessario ora che il Governo desse indicazioni alle banche sul congelamento dei parametri di accesso al credito stabiliti da Basilea 2».
Secondo Rosa Gentile, presidente nazionale di Confartigianato, donna Impresa: «Questo provvedimento mette il punto su un tasto dolente. Speriamo molto nell’operatività degli strumenti. Già in occasione di un tavolo tecnico del nostro Osservatorio era emerso che la media nazionale che subisce azioni restrittive si aggira intorno al 26% e al sud è molto più alta. Da molto tempo attendevamo un provvedimento come questo. L’importante è agire tempestivamente. Il messaggio a livello nazionale è partito ma si deve attivare anche una adeguata cultura del credito».Il direttore di Confcommercio, Dino Ventrella, aggiunge: «Il provvedimento può rappresentare un buon aiuto data la situazione attuale e il fatto che matera è in controtendenza, le crisi arrivano dopo, ma sono più lente a passare perchè il nostro contesto soffre i problemi della deindustrializzazione. Abbiamo problemi infrastrutturali che devono essere colmati».
Il presidente della Provincia, Franco Stella: «L’intesa tra Governo, Abi e associazioni per le piccole e medie imprese per la sospensione dei debiti alle pmi è un gesto di grande responsabilità, un passo importante verso il risanamento dell’intero sistema economico nazionale. Si tratta di un’iniziativa che, di certo, non pretende di essere la risposta ai gravi problemi di ordine finanziario di molte imprese, ma che può considerarsi importante e concreto segnale. Insieme al sostegno alle piccole e medie imprese mi sento di promuovere all’attenzione del Governo e delle parti interessate, anche la proposta dell’ Adiconsum che ha chiesto una moratoria anche per le famiglie con un’Avviso comune per la sospensione per un anno delle rate di mutuo.

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