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Dopo il salto di categoria in B1 della Time Volley Matera, con tanti sacrifici, è stata allestita una formazione, che potrebbe dare ancora altre soddisfazioni alla tifoseria e alla città tutta. Tra coloro che diventeranno protagonisti nel prossimo campionato, sicuramente sarà il coach Gianni D’Onghia che assieme al presidente Frangione e i suoi collaboratori, hanno plasmato la squadra. Proprio con l’allenatore Gianni D’Onghia parliamo di questa sua nuova avventura a Matera.
Coach D’Onghia, lei allenava nella serie A1 maschile, come si è giunti al suo arrivo a Matera, scendendo di categoria, per lei è una grossa sfida.
«Scendere di categoria è bastato un attimo, nel senso che in questo periodo, dalla massima seria a quelle più piccole, è un momento di crisi difficile, è molto difficile anche allenare, viste le difficoltà che stiamo vivendo in questo periodo. Sono arrivato a Matera, perché il progetto della società mi è piaciuto e di conseguenza non mi sono tirato indietro».
In che modo si rapporta con le atlete severamente o è comprensivo? Per lei è importante il lavoro e la dedizione ad esso?
«Il mio modo di allenare non cambia, se siano donne o uomini, dipende anche dal materiale umano che avrò davanti, per modulare gli atteggiamenti. Con le giovani dobbiamo avere più pazienza per far migliorare la tecnica, con le giocatrici già formate si dovrà cercare il giusto rapporto di collaborazione, per creare l’equilibrio giusto per la squadra: alla fine è quello lo scopo».
Un suo parere sulle giocatrici acquistate, molte lei già le conosce. Può dirci i pregi e i difetti delle sue atlete.
«Io ho avuto la fortuna di allenare alcune ragazze, difetti non ne trovo in maniera particolare, sicuramente ci saranno perché nessuno è perfetto, ma avere a disposizione giocatrici che hanno esperienza di serie A rispetto a quelle di B ci fa molto comodo, naturalmente parlo di giocatrici come Marulli, Romanò, Cacciapaglia, anche se non l’ho allenata la palleggiatrice Picerno, si è sempre ben comportata. Stiamo cercando di creare un gruppo che possa fare bene ed onorare l’alto livello della serie B1».
Un primo assaggio di campionato si avrà con la Coppa Italia, si punterà al passaggio del turno oppure servirà per amalgamare la squadra e perfezionare il gioco?
«Sicuramente il nostro obbiettivo rimane il campionato, la Coppa Italia rimane una competizione importante, di conseguenza la coppa rimane come test di allenamento. Se poi ci troviamo nella situazione di andare avanti cercheremo di dire la nostra, comunque noi non ci teniamo particolarmente».
Un’ultima domanda. L’analisi sul girone è d’obbligo: quali sono le squadre più attrezzate e chi secondo lei avrà più chance di vincere e chi potrà essere la rivelazione del campionato?
«Personalmente ritengo che dare un pronostico attualmente è difficile perché le squadre ancora si stanno completando, ed è difficile fare previsioni. Sinceramente io mi preoccupo del lavoro e della mia squadra, di volta in volta cercheremo di superarle, mi sono documentato sulle avversarie ma non mi piace fare previsioni, alla fine il lavoro paga è il campo darà il responso. Noi dobbiamo partire con i piedi per terra e lavorare portando le motivazioni in partita. Con il progetto e l’entusiasmo di Matera mi auguro che la rivelazione siamo noi».

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